Un anno senza Beppe Martignoni, “un vero amico”
A un anno dalla scomparsa tanti in Fratelli d'Italia ricordano l'alfiere della Destra nel Gallaratese. E lanciano una cena in suo ricordo, aperta a tutti, per onorare un uomo che sapeva rispettare gli avversari e ne era rispettato
«Ciao Beppe, ovunque tu sia». Un cuoricino e una bandiera italiana accompagnano il messaggio di Francesca Caruso per ricordare, un anno dopo, Giuseppe De Bernardi Martignoni, scomparso il 3 settembre del 2024.
Alfiere della destra nella zona del Basso Varesotto, era scomparso dopo una lunga malattia, un anno dopo essere approdato al Pirellone, consigliere regionale dopo una vita di militanza nelle file di An, poi del PdL e infine di Fratelli d’Italia. E dentro a Fratelli d’Italia oggi lo ricordano in tanti.
«Sento forte la tua assenza, ma so che i fratelli non possono mai separarsi veramente. I ricordi più belli non muoiono mai» scrive il fratello Vittorio, al suo fianco per tanti anni.
«Non c’è giorno in cui il mio pensiero non torni a lui, Dal 1995 abbiamo vissuto fianco a fianco la politica, quella vera, fatta di marciapiede, di chilometri, di discussioni accese e di sogni condivisi. Roma, Trieste, Ferrara, Mirabello, Bastia Umbra, Torino, Milano» dice Salvatore Marino, tra gli amici più stretti con cui ha vissuto la sua passione politica e le battaglie.

«Ogni viaggio era un pezzo di vita, un’occasione per costruire qualcosa che andasse oltre noi stessi» continua Marino. «Quanti “vaffa” ci siamo detti, senza filtri. Ma bastavano due secondi, e lui ti chiamava. E non una volta: ti chiamava venti volte al giorno, perché voleva capire, confrontarsi, seguirti. Alla fine, anche se partiva da un’idea diversa, ti ascoltava e spesso finiva per abbracciare il tuo pensiero. Era fatto così: schietto, passionale, leale, un vero amico».
Il fratello Vittorio ha organizzato una cena «apolitica», aperta a tutti, fissata al 19 settembre (il ricavato verrà devoluto al reparto Oncologia dell’ospedale di Gallarate). Perché al di là delle posizioni politiche, Beppe Martignoni sapeva suscitare simpatia anche tra le fila avversarie, per la sua onestà e la capacità di riconoscere anche in altri il segno della onesta militanza per le proprie idee e convinzioni.
A Gallarate l’addio a Beppe Martignoni, “battagliero e generoso”
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