Accordo tra Confindustria Como e Telefono Donna per l’inserimento lavorativo delle vittime di violenza
L’intesa punta a creare un canale diretto tra domanda e offerta di lavoro, offrendo opportunità concrete a chi cerca di ricostruire la propria vita dopo situazioni di maltrattamento maltrattamento fisico, psicologico, sessuale, economico o di stalking

Favorire l’autonomia e l’inclusione sociale delle donne vittime di violenza attraverso il lavoro: con questo obiettivo Confindustria Como e l’associazione Telefono Donna Como ODV hanno firmato un accordo di collaborazione per favorire l’inserimento delle donne vittime di violenza e di situazioni di maltrattamento.
L’intesa, sottoscritta da Gianluca Brenna, presidente di Confindustria Como, e da Arianna Liberatore, presidente di Telefono Donna, punta a creare un canale diretto tra domanda e offerta di lavoro, offrendo opportunità concrete a chi cerca di ricostruire la propria vita dopo situazioni di maltrattamento fisico, psicologico, sessuale, economico o di stalking
Lavoro come strumento di emancipazione
Una delle forme di violenza più diffuse e difficili da riconoscere è quella economica, che priva le donne di indipendenza e autonomia. Proprio per questo l’accordo intende contrastare questa condizione offrendo percorsi occupazionali che aiutino le vittime a rompere l’isolamento e a ritrovare fiducia in sé stesse.
«Non basta dire che si è sensibili al tema, occorre fare passi concreti – spiega Arianna Liberatore – Ringraziamo Confindustria per questo impegno». Dello stesso avviso Corinna Rivara, responsabile dello sportello lavoro e abitativo di Telefono Donna, che dal 2021 supporta le donne in uscita dalla violenza nella fase di orientamento professionale.
Le parole di Confindustria Como
«Crediamo che il lavoro sia lo strumento migliore per la libertà e l’autonomia personale – dice Gianluca Brenna – Questo accordo non è solo un’opportunità di emancipazione economica, ma anche una possibilità di riscatto e di nuova progettualità di vita. È un esempio di come la collaborazione tra imprese e terzo settore possa generare valore umano e sociale, oltre che economico».
Il progetto (R)esistenze
Tra le iniziative già in cantiere c’è anche il progetto (R)esistenze, che mette in rete scuole, aziende e centro antiviolenza. Gli studenti, formati ad hoc, diventeranno promotori di percorsi di tirocinio per donne seguite da Telefono Donna, con possibilità concreta di assunzione. Il progetto sarà presentato il 20 novembre al Teatro Sociale di Como e prevede, entro settembre 2026, l’avvio dei primi tirocini per tre donne selezionate.
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