Polemica a Laveno sulla mozione per la Palestina, Besana: “Il Comune si occupi dei problemi reali”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal consigliere comunale di minoranza di Laveno Mombello Giuliano Besana rispetto alla mozione sul riconoscimento dello Stato di Palestina e all'operato della maggioranza

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal consigliere comunale di minoranza di Laveno Mombello Giuliano Besana rispetto alla mozione sul riconoscimento dello Stato di Palestina e all’operato della maggioranza.
Buonasera a tutti, partiamo da alcune premesse. Ognuno di noi vuole la Pace. La Pace tra i popoli è prioritaria per chiunque scelga di rappresentare le istituzioni. Sfido qualunque rappresentante istituzionale ad ogni livello a non volere la Pace. Tuttavia la Pace non può prescindere dalle azioni diplomatiche che seguono delle regole e dei procedimenti che non dovrebbero essere discussi in un Consiglio Comunale dove invece dovremmo essere chiamati a discutere di ciò che interessa la politica amministrativa del nostro territorio.
Ora benchè alcuni aspetti della mozione possano anche essere condivisibili, troviamo inopportuno per il nostro livello istituzionale alcune delle azioni simboliche portate avanti oggi per l’approvazione. Non capiamo come l’azione da voi stessi definita “simbolica” possa contribuire al processo di Pace ma soprattutto alla corretta amministrazione del Comune.
Ci sono più che evidenti segnali di mancanze nell’amministrazione del Comune, incapacità di ascolto della cittadinanza che legittimamente pone questioni attuali, totale disconoscimento del ruolo del Consiglio Comunale (p.e. votazioni tardive come avvenuto per il conferimento della cittadinanza onoraria), ma nonostante tutto, ora pensate che con questa vostra azione “simbolica” si possa risolvere il conflitto in Palestina.
Oggi, mentre voi concentrate l’attenzione su un singolo conflitto, peraltro su una situazione che non trova soluzione diplomatica dal 1946, e fonda le proprie cause nella notte dei tempi, sono in corso almeno 55 altri conflitti che coinvolgono in maniera più o meno diretta circa 92 Paesi sovrani, Italia compresa in ordine della sua appartenenza alle organizzazioni internazionali. Questi conflitti hanno causato nel solo 2024 oltre 200.000 vittime che, è di tutta evidenza non sono degne dell’azione “simbolica” di Civitas.
Senza voler rimarcare quale sia la pozione del Governo Italiano e la complessità della situazione internazionale che si è creata nel territorio della Striscia di Gaza, riteniamo che la semplificazione che presentate oggi non sia accettabile e che porti al rischio di affrontare con superficialità un problema di non facile soluzione per il quale gli organi deputati sono quelli Governativi ovvero quelli delle organizzazioni internazionali cui l’Italia aderisce, non certo il Consiglio Comunale che, nel suo “piccolo” deve preoccuparsi per esempio di: servizi sociali, servizi scolastici, sicurezza dei cittadini, sicurezza stradale, gestione del territorio, gestione dei rifiuti, asfalti, illuminazione pubblica, pulizia delle strade, pulizia dei parchi, sfalcio dell’erba, pulizia delle spiagge, insomma della gestione del Comune e, non da ultimo, dovrebbe tutelare il diritto di riservatezza di ogni singolo cittadino!
Stupisce infine che si chieda al Sindaco, nella sostanza, di criticare l’azione di Governo. Ora dopo aver aspramente criticato l’azione dell’Autorità di Bacino (p.e. video sul molo Sironi), della Provincia (p.e. questione sottopasso), vuole aggiungere alla lista anche il Governo della Repubblica?
Infine una questione di galateo istituzionale che sempre più spesso notiamo fatica a rispettare. Le convocazioni del consiglio comunale di solito contengono l’indicazione del numero di protocollo delle mozioni presentate dalle minoranze. Questa no, perché? Certo stupisce la velocità con cui il Sindaco, ha acquisito in entrata la mozione del suo gruppo consiliare con “prot. n. 17083”, ha predisposto la convocazione e redatto l’Ordine del Giorno e trasmesso la convocazione con “prot. n. 17084”. Considerando che mediamente passano dal protocollo circa 90 comunicazioni al giorno, una velocità invidiabile la sua che purtroppo non abbiamo mai avuto la fortuna di vedere con le mozioni/interrogazioni presentate dalle minoranze. Papa Leone XIV si sa essere seguace di Santagostino, ma ciò non implica che dia ascolto al Sindaco. Per tutto quanto sopra, e benchè ci siano delle posizioni condivisibili dichiariamo il voto contrario alla mozione, soprattutto nella richiesta di impegno dell’amministrazione comunale di patrocinare iniziative a sostegno dell’una o dell’altra parte, come già accaduto in passato e come appena dimostrato con un’iniziativa prevista sabato… viene qui a chiedere un sostegno “simbolico” quando lei nel concreto ha già patrocinato iniziative… ma a cosa serve il Consiglio Comunale?
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