Umana, troppo umana (IO vs IA)

di Abramo Vane

Il racconto della domenica

Quella volta lì la pagina bianca s’era presentata più impenetrabile del solito. Non ho mai creduto al blocco dello scrittore e fesserie del genere, e quella volta lì sentivo piuttosto una sfida. Di fatto ero Edward mani di forbice, e non avevo niente da tagliare, non una virgola da smussare, non una parolina da correggere. Davvero quel vuoto accecante mi ossessionava, e così cedetti.
IA, dammi una mano, e subito lei, docile e solerte… in cosa posso essere utile? Sì, certo, scrivimi un racconto di quando da bambino giravo in bicicletta per le vie del centro e da lì nascevano pensieri. Due minuti, e nemmeno, e lei mi aveva sfornato una pagina pulita, lineare, impeccabile. Nero su bianco. L’incredibile che diviene realtà, avrebbe detto Benedetto Raballi, e io invece ripetevo non è possibile, e presi a camminare avanti e indietro come Silvio Pellico nelle sue prigioni. Mi venne in mente lo zio Stefano di Vicenza, quello che mi cucinava il gatto spacciandolo per coniglio. Non c’entrava un fico secco con la mia pagina da riempire, ma io sapevo che niente avviene per caso.
Tornai alla scrivania, col pensiero di quando sognavo di essere scrittore per scavare l’incredibile che c’era in me. Scrivi, tu hai qualcosa dentro, mi aveva detto una volta lo zio, e io sapevo che era un bugiardo, però gli credetti fino in fondo. Così, su quel vuoto accecante, ricordai l’odore dell’inchiostro, il suono delle rotelle delle biciclette sulle grate dei marciapiedi, la dolcezza di una speranza testarda che era una ferita aperta nella mia coscienza. Scrissi tutto questo, e poi ripresi la pagina dell’IA, a confronto. Aveva strutturato geometrie perfette, dato corpo a emozioni. Non c’era umiltà però, né il sapore dell’incertezza e della paura. Pensai a Federico (*), e anche questa volta non era un caso. Mia cara, le dissi, sei umana, troppo umana.

* Friedrich Nietzsche

Racconto di Abramo Vane (www.ilcavedio.org), ispirato al saggio Cavalcare la tigre dell’Intelligenza Artificiale, edizioni IL CAVEDIO.

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Pubblicato il 05 Ottobre 2025
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