CIOFS-FP Varese, gli studenti si formano servendo il buffet al festival Glocal
Dalla qualifica triennale all’apprendistato, il percorso offerto dal CIOFS-FP Varese forma giovani pronti al lavoro ma anche capaci di affrontare la vita con responsabilità
Gli studenti del CIOFS-FP di Varese tornano protagonisti al festival Glocal. Anche quest’anno, infatti, i giovani dei percorsi professionali di ristorazione e turismo curano i pranzi per gli ospiti del festival del giornalismo. Un’esperienza concreta, parte integrante di una formazione che unisce teoria, pratica e contatto diretto con il mondo del lavoro.
A raccontare questa realtà è la direttrice della sede varesina, Federica Patrini, intervistata da Radio Materia. L’occasione ha permesso di fare il punto sul modello formativo del CIOFS-FP e sull’impatto che ha non solo sugli studenti, ma anche sul territorio e sulle imprese locali.
Un percorso che forma lavoratori e cittadini
«Il nostro obiettivo – spiega Patrini – è formare lavoratori qualificati ma anche cittadini onesti, capaci di inserirsi in modo positivo nel tessuto sociale ed economico». La proposta formativa del CIOFS-FP Varese si rivolge ai ragazzi in uscita dalla scuola media e si articola su più livelli: dalla qualifica professionale triennale, riconosciuta a livello europeo, passando per il quarto anno per il diploma tecnico professionale, fortemente consigliato, fino al percorso IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore), un anno di specializzazione con apprendistato in azienda
Il settore su cui si concentra la sede di Varese è quello turistico e ristorativo, con due indirizzi principali: sala/bar e cucina da un lato, ospitalità e accoglienza turistica dall’altro.

Apprendistato e stage: il ponte verso il lavoro
Elemento centrale della proposta è la formazione sul campo. Gli studenti iniziano a frequentare gli ambienti di lavoro già dal secondo anno, con un numero crescente di ore di stage. «Questo consente ai ragazzi di mettersi alla prova e alle aziende di conoscere e formare i futuri collaboratori» – sottolinea Patrini –. Non solo: nel quarto anno e nel percorso IFTS è previsto l’apprendistato di primo livello, che consente ai giovani di lavorare e formarsi contemporaneamente, secondo un modello simile a quello svizzero.
Le sfide del mercato e il ruolo del CIOFS
Nel mercato locale della ristorazione e del turismo la domanda di personale è alta, ma l’incontro con l’offerta formativa non è sempre semplice. Le imprese cercano spesso figure già pronte, mentre il sistema dell’apprendistato fatica a diffondersi. A ciò si aggiungono condizioni di lavoro spesso poco attrattive e la concorrenza della vicina Svizzera.
«Per questo il nostro lavoro con le aziende è fondamentale – aggiunge la direttrice –. Le aiutiamo a conoscere strumenti come l’apprendistato, a creare contesti favorevoli e a investire nei giovani con percorsi graduali».
Orientamento, formazione e servizi al lavoro
Oltre alla formazione iniziale, CIOFS-FP è anche un punto di riferimento per il territorio grazie ai servizi di orientamento scolastico e professionale, formazione continua per le aziende, servizi al lavoro, rivolti anche a disoccupati e adulti in cerca di occupazione. Accreditato presso Regione Lombardia, l’ente è quindi in grado di accompagnare le persone non solo nella formazione, ma anche nell’inserimento concreto nel mondo del lavoro.
Una comunità educativa salesiana
Nato ispirandosi alla pedagogia salesiana di Don Bosco e Madre Mazzarello, il CIOFS-FP Varese è oggi una realtà che conta circa 160-170 studenti. Un punto fermo per chi cerca un percorso professionalizzante con solide basi etiche e relazionali, in linea con le esigenze del mercato e con una forte attenzione al valore umano del lavoro.

ASCOLTA IL PODCAST CON LA DIRETTRICE FEDERICA PATRINI</strong
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