“Ho 14 anni e ho salvato mio papà”: l’appello per insegnare il massaggio cardiaco a scuola

Il ragazzo ha chiamato i soccorsi e praticato la rianimazione a suo padre colpito da arresto cardiaco. Ora l’uomo è in terapia intensiva: “Bisogna imparare cosa fare in quei momenti”

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Un gesto di coraggio, lucidità e amore, in un momento che avrebbe paralizzato chiunque. Questa è la storia di un ragazzo di 14 anni che si è trovato da solo in casa quando, domenica 2 novembre alle 14, ha sentito suo padre cadere a terra. «Non respirava e non si muoveva – racconta – ho cercato di non entrare nel panico, ho chiamato il 112 ma non sapevo bene cosa fare. Per fortuna sapevo più o meno cos’è un massaggio cardiaco e l’ho fatto subito».

Quel gesto, dicono i medici, ha salvato la vita dell’uomo, ora ricoverato in terapia intensiva in coma farmacologico. «Mi hanno detto che se non avessi iniziato il massaggio, non staremmo parlando di una possibile ripresa» scrive Daniele in una lettera che ha deciso di condividere, chiedendo però di restare anonimo.

“Ho visto cose che non auguro a nessuno”

Nelle sue parole c’è la forza e la fragilità di un adolescente che ha affrontato una scena che nessun ragazzo dovrebbe vivere: «Ho visto cose che non auguro a nessuno. Quando chiudo gli occhi vedo ancora tutto».

Nonostante lo shock, il giovane ha voluto trasformare la paura in un messaggio agli altri ragazzi, e a tutto il sistema scolastico.

“A scuola dovrebbero insegnarlo”

«Scrivo questa lettera – spiega – perché non capisco come sia possibile che a scuola non insegnino cosa fare in queste situazioni. Sono cose di primaria importanza. Se il sistema scolastico non vuole intervenire, chiedo almeno a chi legge di guardare un video, di informarsi: bastano cinque minuti per capire cosa fare in un’emergenza. Non sapete quanto avrei voluto farlo prima io».

Un appello che vale per tutti

Le sue parole sono un promemoria per tutti: imparare a intervenire può fare la differenza tra la vita e la morte. Le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) e l’uso del defibrillatore (DAE) sono gesti semplici che si possono apprendere in pochi minuti grazie ai corsi del 118, delle associazioni di volontariato e delle scuole di primo soccorso.

Il suo papà, 55 anni, è ancora in ospedale, e tutta la comunità si stringe attorno alla famiglia, in attesa di buone notizie.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Novembre 2025
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