“I commercianti di Gavirate poco attivi: il Comune fa la sua parte ma non c’è gioco di squadra”
Luca Riccardi, fiduciario Ascom, è preoccupato per la situazione del centro storico: "Le luminarie pagate dal comune sono un pericoloso precedente. Tutti devono contribuire a rendere accogliente la nostra città"
Gavirate avrà le luminarie grazie allo sforzo economico dell’amministrazione. L’annuncio, discusso nel consiglio comunale di giovedì 13 novembre, ha innescato una polemica da parte dei gruppi di opposizione, preoccupati anche per la risposta negativa dei commercianti nel centro storico di sostenere i costi delle decorazioni.
A chiarire cosa sta succedendo nelle vie centrali cittadine è Luca Riccardi fiduciario Ascom: « Purtroppo c’è poca partecipazione da parte degli esercenti. Anche alle riunioni siamo giusto due o tre negozianti del centro. Questa amministrazione si sta dimostrando sensibile al tema del centro storico, è attenta e pronta a sostenere le richieste. Purtroppo, però, la sua disponibilità cade nel vuoto».
La questione delle luminarie natalizie è emblematica: lo scorso anno erano stati oltre 60 i commercianti che avevano aderito ai costi per gli addobbi cittadini, quest’anno sono la metà.
La giunta Parola ha deciso di procedere ugualmente disponendo sue risorse: « È un peccato – commenta Riccardi – perchè se da una parte l’amministrazione interviene per salvare la situazione ed evitare un Natale al buio, dall’altra crea un precedente pericoloso perchè, in futuro, si potrà sempre pensare che è il Comune a dover provvedere. Io personalmente sono dell’idea che occorra una collaborazione, un lavoro di squadra dove tutti devono fare la propria parte. Gavirate è una bella città, attira persone grazie ai suoi tanti punti di forza. Sta poi ai negoziati offrire prodotti e servizi, con attenzione e cura. Ci sono criticità? Certamente, vanno segnalate ma non è possibile trincerarsi dietro la lamentela e scaricare ogni responsabilità sul Comune».
Luca Riccardi è un po’ deluso dal clima generale: « Credo che si sia perso lo spirito imprenditoriale che ha sempre animato il nostro centro storico. Perchè c’è così poca partecipazione alla vita di Gavirate?»
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