Moto Parilla rinasce a EICMA: “Il mito italiano” torna in sella
Il marchio fondato nel 1946 riprende vita grazie a una partnership con la cinese Longjia Motorcycle Group. I primi quattro modelli sul mercato nel 2026
Moto Parilla, lo storico marchio italiano fondato nel 1946, ha annunciato a EICMA il suo ritorno ufficiale nel settore, all’evento più importante al mondo dedicato alle due ruote il brand ha svelato la sua nuova filosofia e i piani per il futuro.
Il ritorno non è all’insegna della nostalgia, ma del posizionamento netto nei segmenti Premium, Prestige e Prosumer, puntando a un target giovane, sportivo e attento al valore.
Moto Parilla, da sempre sinonimo di ingegneria avanzata e artigianalità italiana, ha raccontato di come il ritorno in strada del marchio definirà un concetto legato all’”Alternative Italianism”, ovvero un mix distintivo che unisce il design italiano con la qualità produttiva “giapponese”, resa possibile dalla partnership strategica con la cinese Longjia Motorcycle Group.
L’obiettivo è chiaro: distinguersi offrendo un “ottimo rapporto qualità-prezzo” nella fascia premium (prezzi tra € 3.000 e € 7.500). «Non miriamo a fare prodotti economici e di massa – ha dichiarato Roger Lee, Project Manager di Longjia Motorcycle Group – il nostro obiettivo è quello di eccellere nel segmento premium offrendo esclusività, durata e innovazione che solo un marchio con la nostra storia, supportato da standard produttivi di classe mondiale, può garantire».
I valori portanti che l’azienda intende comunicare sono l’eleganza ingegneristica e l’indipendenza giovanile, onorando al contempo il suo forte racing heritage. Il vero e proprio lancio commerciale avverrà nel 2026, anno in cui il marchio celebrerà l’ottantesimo anniversario della fondazione. Saranno quattro i modelli a segnare l’inizio della nuova era di Moto Parilla, una 125 cc monocilindrica, due 500cc (Turismo e Adventure Rally) e uno scooter 125cc.
L’intera gamma sarà equipaggiata con componentistica di altissimo livello, inclusi controlli elettronici all’avanguardia e sistemi di sospensioni e frenata di qualità, per garantire una guida sicura, divertente e confortevole.
La strategia sarà improntata alla trasparenza e all’efficienza: i nuovi modelli saranno disegnati in Italia in collaborazione con studi europei, ma la produzione e gran parte dell’ingegnerizzazione si svolgeranno in Cina/ASEAN. Questo permetterà di sfruttare la catena di fornitura globale, mantenendo al contempo gli elevati standard di qualità “giapponese” (con un benchmarking tecnico su Honda e Yamaha).
La commercializzazione partirà dalla Cina per un Initial Quality Survey (IQS), per poi espandersi rapidamente in Europa e nell’ASEAN. L’obiettivo ambizioso per il primo anno è raggiungere 4.000 unità vendute tra le varie cilindrate.
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