Naufragio a Masnago, non si salva nessuno: tutti insufficienti

Iroegbu e Moore ci provano, Assui ha poche colpe ma in fin dei conti nessuno riesce a tirare fuori la Openjobmetis dalle sabbie mobili

Openjobmetis Varese - Old Wild West Udine 59-66

MOORE 5 – Quando il tuo miglior giocatore della serata, a partita ancora viva, vanta un 1 su 5 ai liberi e uno 0 su 4 da tre punti non puoi che essere con la palta fino alle cosce. Taze ci prova, attacca il ferro, non sempre con precisione, ma continua ad avere una sola dimensione in attacco. E così viene disinnescato facilmente. Si sbatte sempre sul rettangolo di gioco (9 rimbalzi, 4 assist) ma, specie senza Alviti, sarebbero servite le triple che non arrivano mai.

ASSUI 5 – A naso è il meno colpevole della compagnia anche se non si ricorda granché dei 22 minuti trascorsi in campo. Segna una delle sole tre triple varesine, la più importante perché dà un barlume di speranza, che Eli però spegne sbagliando il tiro seguente.

NKAMHOUA 5 – Fa e disfa. O meglio, fa qualcosina più degli altri ma la disfa ugualmente. Ci mette mezz’ora a diventare davvero incisivo in attacco ma sceglie di rovinare se stesso e l’economia di squadra prendendosi un paio di triple senza alcune senso, dopo aver sbagliato anche quelle precedenti. Un po’ da assolvere perché è nelle corde di un giovane voler provare a ribaltare la partita da solo, un po’ da legare perché troppo incostante, quasi inaffidabile, nell’arco della serata.

IROEGBU 5 – L’impressione è che i compagni, impauriti dalla serata storta, provino a dargli tutti i palloni sperando che sia lui a trovare i conigli nei cilindri. Ma da soli, a pallacanestro, non si vincono le partite. Lui ci prova e lo fa anche nel modo giusto, senza fagocitare palloni e provando a coinvolgere i compagni, ma la marcatura di Ikangi lo rallenta, dentro all’area lo aspettano e non trova sponde dalla gente vestita di biancorosso, pardon di nero. Chiude comunque a 21 di valutazione perché, visto il contorno, rimane un califfo.

LIBRIZZI 4 – Peggior partita da quando è giocatore fisso nelle rotazioni della Openjobmetis? Forse sì, sia per lo scarnissimo raccolto sia per il nervosismo che lo agita dal primo all’ultimo minuto sul campo. Minuti per altro ridottissimi, appena 13, con 5 falli fatti (antisportivo compreso), svariate proteste e giusto una tripla a segno, quella che però oltre mezz’ora sarà l’unica realizzata dagli sbalestrati tiratori biancorossi.

Marcia indietro Openjobmetis: segna poco, gioca male e si fa battere da Udine

RENFRO 4,5 – Avvio molto reattivo e volenteroso, poi cala man mano che passano i minuti tanto che si rivede solo in qualche rimbalzo (7 totali) e in un paio di “parate” in mezzo all’area più frutto di passaggi alla carlona di Udine che di sue intuizioni. Quando però servono certezze sotto canestro, è difficile trovarne dalle parti di Nate.

MOODY 4,5 – Pure promettente nei primi scambi di partita, da dove ricava qualche punto e un gran assist al volo. Ma è come quello che ha in mano due carte buone e le mette subito sul tavolo perché da lì in avanti è un calvario. Completa l’opera rinunciando a un tiro da fuori per far saltare l’avversario e commettere infrazione di passi. Una sorta di manifesto della sua esperienza varesina.

FREEMAN 4 – I nove punti in carniere arrivano su un sussulto d’orgoglio finale che però pare fine a se stesso più che alla volontà di girare il vento sul campo. Prima degli ultimi giri di lancetta si conferma completamente fuori fase, sbagliando anche quei tiri che gli si chiede di segnare dopo buona rotazione, con i piedi per terra. L’unica cosa che gli viene chiesta davvero e che lui non riesce a eseguire come si deve.

Kastritis: “La peggior gara in attacco. Con questo approccio non si va da nessuna parte”

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Novembre 2025
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