Un nuovo “Koeman” scende in campo a Garbagnate: è Liam, il figlio di Alessio Allegri
Sul profilo della pagina "La Giornata Tipo" c'è la storia commovente di Alessio Allegri, per tutti gli amanti del basket di provincia "Koeman", scomparso in seguito ad un malore in campo a dicembre 2019
Un post sulla pagine Facebook de “La Giornata Tipo”, uno dei punti di riferimento per gli amanti delle cosiddette minors, i campionati dilettantistici di basket, strappa una lacrimuccia e tanta commozione.
Sul profilo della pagina c’è infatti la storia di Alessio Allegri, per tutti gli amanti del basket di provincia “Koeman”, scomparso in seguito ad un malore in campo a dicembre 2019.
Domenica scorsa, quasi sei anni dopo quel tragico pomeriggio, il figlio di Alessio, Liam, nato pochi mesi dopo la morte del padre, ha esordito sul “suo” campo da basket a Garbagnate Milanese con la “sua” maglia numero 6.
Di Alessio e dell’associazione “Associazione Alessio Koeman Allegri Ets” abbiamo parlato spesso su VareseNews e SaronnoNews, così come delle tante iniziative messe in campo dalla moglie di Alessio, Claudia e dai suoi amici e compagni di squadra: LEGGI QUI TUTTE LE NOTIZIE
IL POST SULLA PAGINA DE “LA GIORNATA TIPO”
È il 16 dicembre del 2019 e al palasport di Garbagnate, vicino Milano, come ogni weekend, c’è Alessio Allegri che sta segnando raffiche di canestri. Da molti è ritenuto il giocatore delle minors, dalla Serie B in giù, più forte della Lombardia. Attaccante favoloso, spesso oltre i 30 e i 40 punti segnati, un forza della natura a tal punto che gli amici hanno scelto per lui il soprannome “Koeman”, come il mitico calciatore olandese che negli anni ’80 e ’90 tirava delle cannonate su punizione.
Durante la partita, mentre riceve palla spalle a canestro, cade per terra. Tenta di alzare un braccio. Ma poi non si rialza. Non si rialzerà più. Qualche ora dopo il suo cuore smetterà per sempre di battere. Aveva solo 37 anni.
Sugli spalti c’è anche sua moglie Claudia Gabellone, ma non solo lei. Nel suo grembo c’è anche Liam: manca pochissimo al parto, e al sogno di una vita per entrambi i ragazzi.
Liam nascerà quattro settimane dopo quel maledetto 16 dicembre, senza mai poter conoscere il suo papà.6 anni dopo quel maledetto giorno, domenica scorsa, è accaduto qualcosa di speciale.
Su stesso campo dove un destino infame ha portato via per sempre Koeman, è sceso in campo un altro Koeman: un po’ più piccolo, un po’ meno forte, ma con la stessa grinta e determinazione.
Liam Allegri, a 5 anni e mezzo, ha giocato la prima partita di basket della sua vita.“Vorrei il numero 6, come quello di mio papà”, ha chiesto all’istruttore prima della partitella amichevole. “Mio papà”, nonostante non abbia mai avuto la possibilità di vederlo, toccarlo, abbracciarlo, sentirlo.
Poi Liam è sceso in campo: guardate la foto in basso a sinistra.
Liam è in angolo, vicino alle tacche dell’area.Da lì, dopo 5 secondi dall’inizio del match, saltando il più possibile, ha tirato con tutta la forza che aveva in corpo, ed ha segnato il suo primo canestro.
Esattamente da lì, nello stesso identico punto, 6 anni prima il cuore di suo papà aveva smesso di battere.Claudia, che da tempo porta avanti il ricordo di suo marito con l’Associazione Alessio Koeman Allegri unendo basket e solidarietà, ha esultato senza però riuscire a trattenere le lacrime.
Da oggi il basket ha di nuovo il suo Koeman.
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