Una stagione di eventi per i 50 anni di Rugby Varese
Dalla fondazione nel 1976 a oggi: un anno di celebrazioni per la società. Mostra fotografica, libro commemorativo e la consegna dei caps tra le iniziative in programma
«Fa un po’ impressione dirlo, ma in effetti da quando bazzico questo campo sono ormai passati circa 40 anni…» il commento del presidente del Rugby Varese Giovanni Barbieri è sincero e comprensibile.
In una società sportiva dove si resta sempre giovani – dalla festa del rugby alla club house “alcolica” e festaiola – mezzo secolo di vita suona davvero strano. Eppure il Rugby Varese, nato nel giugno 1976 grazie ad Angelo Bonalumi e un pugno di altri amici, è ormai da annoverare nel numero delle società storiche della città e un anniversario così importante va festeggiato adeguatamente.
Così, nella stagione 2025/2026, saranno parecchi gli eventi che ricorderanno questo speciale compleanno. Si parte già con la cena di Natale del 20 dicembre, dove tutti i presidenti che si sono succeduti alla guida del club saranno omaggiati di targhe per il loro impegno. Poi, tra febbraio e aprile, sarà la volta di una serie di incontri aperti al pubblico con ex giocatori che hanno scritto la storia della società, per raccontare aneddoti e ricordi che hanno costruito l’identità del Rugby Varese.
Tra le iniziative più significative ci sarà anche una mostra fotografica in Sala Veratti, pensata per far rivivere l’atmosfera che si respira al campo di via Salvore. «L’amministrazione ci ha sempre aiutato nella nostra crescita e vogliamo far vedere chi c’era, attraverso foto e pannelli che raccontino la nostra storia» spiega Pantaleone Mansi, responsabile comunicazione della squadra. La mostra sarà accompagnata da un annullo filatelico e dalla pubblicazione di un libro commemorativo che ripercorrerà i momenti salienti di questi cinquant’anni.

Naturalmente non poteva mancare la festa del rugby, appuntamento fisso per tutti gli appassionati, che quest’anno si terrà l’11, 12 e 13 giugno 2026 e avrà un significato ancora più speciale. A settembre, invece, arriverà un momento particolarmente emozionante con la consegna dei caps, quei cappelli fatti a spicchi praticamente inindossabili ma che rappresentano una tradizione internazionale del rugby. «I caps del rugby Varese sono stati ideati da Alfredo Magrini, ex vicepresidente storico e colonna della squadra pur non avendo mai giocato – ricorda con affetto il presidente – Verranno dati a chi ha compiuto 42 anni e non può più calcare il campo, e ha giocato almeno una volta con la squadra del club. Pensiamo di riproporli poi ogni quattro anni per continuare la tradizione che Alfredo ha iniziato e oggi non può più portare avanti».
Il merchandising dedicato ai 50 anni, con il logo commemorativo, sarà disponibile per la festa di giugno, mentre il calendario commemorativo è già in vendita nella casetta del villaggio di Natale in piazza Monte Grappa fino al 24 dicembre.
«Negli anni sono cambiate tante cose, anche in allenamento, ma i valori non sono mai cambiati» sottolinea Barbieri con orgoglio. Il Rugby Varese oggi conta circa 300 tesserati e copre tutte le categorie, dall’under 6 all’under 18, oltre alle squadre senior che militano in serie C e in serie B. «Di questo ne siamo orgogliosi: si tratta di una squadra nata e cresciuta nel vivaio di Varese, dove si può giocare dai 4 anni ai 42».

Matteo Provasoli, giocatore senior, fa invece il punto sulla stagione in corso: «È iniziata bene: a Ivrea dove abbiamo vinto, poi tre sconfitte, ma qualcosa sta cambiando nella squadra, perciò restiamo positivi».
Per allenare tutte queste persone, i campi ormai da diversi anni sono due: il campo del Vivirolo, in gestione al Rugby Varese da dieci anni (la concessione scade l’anno prossimo) è dedicato agli allenamenti: «Abbiamo presentato al Comune un progetto per realizzare un nuovo e più moderno vero centro di allenamento» spiega Mansi. Il secondo è quello storico e sede delle partite, in Via Salvore, che è stato migliorato cinque anni fa grazie al bando Sport e Periferie, e aha visto la realizzazione tra l’altro della nuova club house e delle nuove tribune.
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