Viterbo e la Tuscia protagoniste a Materia: un viaggio tra storia, pietra e comunità
Oltre cento persone per la prima serata del calendario dell’Avvento. Con Antonello Ricci, Marco Fazio e Massimo Mastromarino, Materia ha raccontato la città dei papi e l’identità profonda di un territorio ancora poco conosciuto, ma ricco di bellezza e memoria
Viterbo, la città dei papi, e la Tuscia, terra di storia, pietra e natura, sono state le protagoniste della serata inaugurale del calendario dell’Avvento di Materia. Uno spazio gremito, più di cento persone presenti e un’atmosfera densa di racconti, immagini e emozioni hanno dato il via a dicembre con un appuntamento che è stato molto più di una semplice presentazione culturale.
Sul palco, guidati da Marco Giovannelli, direttore di VareseNews, sono intervenuti Antonello Ricci, “narratore di comunità” e autore della guida sentimentale Viterbo (Sette Città), in collegamento da Trento, e due sindaci del territorio: Marco Fazio (Germignaga) e Massimo Mastromarino (Lavena Ponte Tresa), entrambi legati al territorio della Tuscia da viaggi recenti che hanno lasciato il segno.
L’incontro è iniziato in modo simbolico con la distribuzione di un “pesce di cioccolato”, dolce tipico della tradizione viterbese legata a Sant’Andrea. Un piccolo dono dal sapore antico che ha aperto la “casella n.1” dello speciale calendario dell’Avvento pensato da Materia per accompagnare il mese di dicembre.
Un viaggio nella “città dentro la città”
Con la voce e le immagini di Antonello Ricci, il pubblico è stato guidato in un percorso dentro le mura medievali di Viterbo, tra vicoli, torri, logge e palazzi, ma anche tra le leggende popolari di quartieri come Pianoscarano e San Pellegrino, che ancora oggi conservano intatta la loro identità. [1997014]
Dai versi di Dante alle scene de I vitelloni di Fellini, Ricci ha intrecciato memoria storica e cultura popolare, offrendo uno sguardo profondo e affascinante su una città che ha ospitato conclavi papali, ma anche registi, scrittori e poeti. Emozionante la narrazione del Trasporto della Macchina di Santa Rosa, la più importante festa popolare della città, che ogni 3 settembre vede oltre cento facchini sollevare una struttura luminosa di trenta metri nel cuore del centro storico, tra vicoli stretti e piazze gremite.
“Un’Italia che non conoscevamo”
A riportare la prospettiva di chi ha scelto la Tuscia come meta di viaggio sono stati i sindaci Massimo Mastromarino e Marco Fazio. Entrambi hanno raccontato la scoperta di un territorio che sorprende per la sua armonia tra natura e città, per la bellezza dei suoi borghi (da Tuscania a Civita di Bagnoregio, da Caprarola a Montefiascone), ma soprattutto per l’accoglienza autentica delle persone.

“Ci siamo sentiti davvero accolti – ha raccontato Mastromarino – in un luogo dove il rapporto tra la città e il paesaggio è ancora forte, leggibile, vivo”. Marco Fazio, storico dell’arte, ha sottolineato la ricchezza culturale della Tuscia: “In pochi chilometri si incontrano meraviglie romaniche, palazzi rinascimentali, paesaggi naturali incontaminati e una pietra – il peperino – che racconta la storia del luogo”.
Entrambi hanno anche evidenziato il valore di questo territorio per un turismo familiare, lento, curioso, distante dalle logiche dell’overtourism e capace di offrire esperienze autentiche anche ai più piccoli.
La Tuscia: pietra, acqua e fuoco
Il racconto di Ricci si è poi esteso al territorio, in una suggestiva narrazione geologica e culturale che ha toccato tre elementi fondanti: il fuoco vulcanico che ha modellato il paesaggio, l’acqua che ha scavato forre e alimentato le terme, e la pietra – tufo, peperino, calcare – che ha dato forma a borghi e necropoli.

Un video poetico realizzato da TusciaWeb, il giornale fondato da un altro viterbese “varesino d’adozione”, Carlo Galeotti, ha completato il viaggio, mostrando con immagini evocative la bellezza di un territorio ancora poco battuto ma pronto ad accogliere chi sa guardare con attenzione.
Accanto ai racconti, alle immagini e alle testimonianze, l’incontro si è nutrito anche di due riferimenti editoriali che hanno fatto da guida e da stimolo alla serata. Da un lato la nuova guida Lonely Planet, punto di partenza per orientarsi tra i molti volti della Tuscia, con il suo taglio pratico e insieme capace di suggerire itinerari inattesi. Dall’altro Viterbo, volume della collana “Guide sentimentali” di Sette Città editrice, scritto da Antonello Ricci.
Un nuovo capitolo a Materia
La serata si è conclusa con l’invito a una seconda puntata “dal vivo” con Antonello Ricci – che ha partecipato in collegamento – e con l’anticipazione dei prossimi appuntamenti del calendario di Materia: da un incontro con l’associazione Good Samaritan sull’Uganda, alla presentazione del libro solidale dedicato alla Bosnia, venticinque anni dopo il genocidio di Srebrenica.
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