La Svizzera rinnova i ministri, tre donne al governo
Riconfermati sei consiglieri su sette. L'esecutivo resta "rosa" ma perde una componente femminile, Micheline Calmy-Rey. Al suo posto Alain Berset
Il parlamento svizzero ha eletto oggi i cosidetti "sette saggi", vale a dire i componenti del nuovo Governo in carica per i prossimi quattro anni. Quasi totali le conferme, come era nelle previsioni, nonostante il risultato delle ultime elezioni che aveva modificato in parte le forze politiche delle Camere elvetiche. Una delle caratteristiche dell’esecutivo svizzero è la componente femminile tra i ministri: sono tre infatti le donne riconfermate su sette consiglieri, esce invece Micheline Calmy-Rey che non si è ricandidata. La consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf è stata eletta presidente della Confederazione.
Al primo turno sono stati rieletti Doris Leuthard (ministro uscente dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione ha ottenuto 216 voti; la maggioranza necessaria era di 114); Eveline Widmer-Schlumpf (ministro uscente delle finanze, del Partito borghese democratico, ha ottenuto 131 voto, la maggioranza assoluta era di 120); Ueli Maurer (ministro uscente della difesa, della protezione della popolazione e dello sport, rappresentante dell’Udc al governo. Ha ottenuto 159 voti, la maggioranza era di 114); Didier Burkhalter (ministro uscente dell’interno, del Partito liberale radicale, ha ottenuto 194 voti. La maggioranza era di 117); Simonetta Sommaruga (ministro uscente della giustizia e della polizia ha ottenuto 179 voti. La maggioranza assoluta era di 122); Johann Schneider-Ammann (ministro uscente dell’economia ha ottenuto 159 voti, la maggioranza era di 118). Il settimo seggio, quello che individua il successore di Micheline Calmy-Rey, è andato invece al secondo turno, vale a dire che nella prima votazione nessuno ha raggiunto la maggioranza assoluta di 122 voti. Alla seconda votazione è stato eletto Alain Berset (FR), senatore socialista friburghese, con 126 voti su 245 schede valide.
Le regole per l’elezione dei ministri (Fonte Swissinfo)
In Svizzera i sette consiglieri sono votati singolarmente. Sei consiglieri federali uscenti sono candidati all’elezione governativa del 14 dicembre 2011. Si tratta di: Doris Leuthard (PPD), Ueli Maurer (UDC), Eveline Widmer-Schlumpf (PBD), Simonetta Sommaruga (PS), Didier Burkhalter e Johann Schneider-Ammann (PLR).
La socialista Micheline Calmy-Rey invece non si ripresenta. Al suo posto, il PS presenta due candidati: il senatore friburghese Alain Berset e il "ministro" cantonale vodese Pierre-Yves Maillard. L’Unione democratica di centro puntava a strappare il seggio ad
Eveline Widmer-Schlumpf. A tal fine, ha presentato due candidati, entrambi deputati alla Camera del popolo: il turgoviese Hansjörg Walter e il friburghese Jean-François Rime.
Dapprima sono attribuiti i seggi per i quali sono candidati i membri uscenti del governo, nell’ordine della loro anzianità di servizio. Poi quelli vacanti.
Oggi l’elezione si è svolta nell’ordine seguente:
1. Doris Leuthard
2. Eveline Widmer-Schlumpf
3. Ueli Maurer
4. Didier Burkhalter
5. Simonetta Sommaruga
6. Johann Schneider-Ammann
7. Il successore di Micheline Calmy-Rey
Per essere eletti occorre ottenere la maggioranza assoluta, ossia almeno la metà dei voti validi espressi più uno. Le schede bianche e quelle nulle non rientrano nel conteggio.
I membri dell’Assemblea federale votano a scrutinio segreto. Questo può svolgersi in più turni, poiché per essere eletti occorre la maggioranza assoluta, ossia almeno la metà dei voti validi espressi più uno. Le schede bianche e quelle nulle non rientrano nel conteggio.
Nei primi due turni, chiunque può ricevere voti. Se nessuno ha ottenuto la maggioranza assoluta, dal terzo turno in poi, la persona con il minor numero di suffragi è eliminata. Le operazioni di voto proseguono finché una persona raggiunge la maggioranza assoluta.
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