«Gli aerei prima fonte di inquinamento del territorio»
A sostenere la tesi le associazioni ambientaliste: «64mila tonnellate di sostanze acide al suolo in un anno». Così si ricompatta l'opposizione del territorio: da Somma Lombardo al milanese, al novarese
«L’inquinamento generato dagli aerei di Malpensa è superiore a quello prodotto da tutte le altre fonti nel territorio». Comitati e associazioni contro l’ampliamento di Malpensa lanciano un nuovo allarme sull’inquinamento dell’aria e le pesanti conseguenze sul territorio. Unicomal Lombardia – l’unione dei comitati – porta i dati di Arpa a sostegno della sua tesi: «Le sostanze acide che si depositano al suolo nell’area di Malpensa sono 64mila tonnellate all’anno, pari a 640 tonnellate per km2» dice Beppe Balzarini, portavoce dell’unione dei comitati. Certo, Malpensa non è l’unica fonte di inquinamento, è chiaro. Ma l’incidenza dell’attività degli aerei è pesante: Unicomal cita i dati di Arpa che indicano che dipendono dal traffico aereo l’85% dell’anidride solforosa (SO2), il 73,86% degli ossidi di azoto (NOx), il 31,78% dei Composti Organici Volatili, il 50,67% del monossido di carbonio. «E questo solo considerando il traffico aereo e senza calcolare l’impatto ad esempio del traffico stradale generato».
Unicomal denuncia anche «l’incoerenza di Regione Lombardia»: «Da un lato – continua Balzarini – con la legge regionale 24 chiede "norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni", dall’altro programma l’espansione dell’aeroporto e l’aumento del traffico». Rispetto a questo scenario, i comitati – insieme alle sedi locali delle associazioni ambientaliste, Italia Nostra, FAI, Legambiente – rilanciano con forza la mobilitazione contro l’allargamento verso Sud di Malpensa: a differenza del rumore, i veleni dal cielo si distribuiscono ovunque (anche se in misura diversa) e per questo la battaglia ha superato anche gli steccati del passato. «Le contrapposizioni tra Comuni, tra Piemonte e Lombardia, sono cose del passato» nota con soddisfazione Emilio Magni di Legambiente. Si muovono i comuni a nord e quelli a sud dello scalo, si muovono quelli dell’alto milanese, si muovono quelli della sponda piemontese (e anche la Provincia di Novara). «Come ha detto la presidente del Parco del Ticino Milena Bertani, per una volta Malpensa ha unito anziché dividere» fa notare Walter Girardi di Viva Via Gaggio.
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