Liceo artistico in rivolta contro il preside
Oltre ai pensionamenti per raggiunti limiti di età, sul tavolo di Merletti, le richieste di cambiare i dirigenti per "incompatibilità" con l'ambiente
Mentre si attende ancora di conoscere la decisione del Ministro Gelmini sulle eventuali proroghe ai dirigenti in età pensionabile, impazza il toto preside per gli istituti che rimarranno senza guida. Di sicuro lasceranno il posto Daniela Tam Baj, preside del classico Cairoli di Varese, Vittorio Fabbricatore per un anno alla guida dello psicopedagogico-linguistico Manzoni, Giuseppe Di Corato dell’tis Riva e Giovanni Danelli dell’Ipsia Parma di Saronno. In attesa della decisione ministeriale è Giovanni Blasi alla guida dell’IS Daverio. A questi si devono aggiungere molti istituti comprensivi di primo grado che sono “in reggenza” a causa della mancanza di figure dirigenziali.
Delicata sembra essere anche la posizione del dirigente dell’artistico Frattini di Varese Alfredo Petitto. Arrivato due anni fa per sostituire Paolo Baretti, sembra che il dirigente abbia contro l’intero collegio docenti che avrebbe scritto più volte all’Ufficio scolastico territoriale, per lamentarsi della sua direzione giudicata "inadeguata". Tra gli episodi contestati, la festa di carnevale organizzata nel marzo scorso e che sarebbe degenerata a causa di alcuni “imbucati” che avrebbero fatto cospicui danni alla dotazione scolastica. Le lamentele, però, sarebbero legate anche ad altri atteggiamenti del preside che avrebbe chiesto il trasferimento in altra regione.
Problemi si registrano anche a Fagnano dove i genitori del Consiglio d’Istituto criticano aspramente la dirigente Rosanna Ciccarelli, colpevole di non portare avanti i suoi compiti e di delegare ogni decisione: «Anche nell’ultima Giunta di Consiglio d’Istituto – afferma il presidente del Consiglio di Istituto Sara Moroni – la Dirigente Scolastica non si è presentata delegando la vice-preside. Tale sua assenza ci pare ancora strumentale. Proprio a causa dei previsti impegni per gli esami presso le scuole di Busto Arsizio, non avrebbe potuto convocare la Giunta Esecutiva in un altro momento? Genitori e docenti hanno, dunque, deciso di sospendere i lavori della Giunta segnalando il caso agli organi competenti». Il braccio di ferro si consuma ormai da mesi e la preside, contattata a suo tempo, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
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