Festa antileghista, Facebook dice che sarà un successo

“Chi ha attaccato i manifesti, si è semplicemente adeguato all’usanza del territorio in cui abita e lavora. Insomma, riteniamo che ci sia poco da aggiungere: dilungarsi ulteriormente nello spiegare quello che è ovvio per tutti (cioè che attaccare manifesti e striscioni delle feste presso semafori e rotonde è, di fatto, la norma di questi territori), sarebbe un insulto all’intelligenza dei lettori”. E il capitolo manifesti “abusivi” della festa anti-leghista si può ritenere concluso con le parole degli organizzatori che in un lungo comunicato hanno replicato ad un lettore che contestava proprio l’usanza un po’ grezza di tappezzare i paesi con manifesti “artiginali”.
Adesso la concentrazione è tutta sul momento vero di festa, organizzato per domenica 3 luglio. L’evento è atteso e il termometro, come spesso accade oggi, è proprio Facebook : oltre 1500 persone hanno detto che parteciperanno alla lunga manifestazione ma se ne attendono molte di più. “Constatiamo innanzitutto che l’idea di una Festa Popolare Antileghista ed i contenuti del nostro appello hanno suscitato un diffusissimo interesse in tutta la Provincia e ben oltre. Persino i comitati popolari della Val Susa , che resistono contro il T.A.V., e domenica saranno tutti riuniti in corteo, ci hanno proposto di effettuare un collegamento in diretta per esprimere vicendevole solidarietà fra le due iniziative.
Inoltre da tutta Italia ci hanno contattato gruppi di musica popolare proponendosi di suonare gratuitamente per uno dei due momenti musicali previsti. Per motivi organizzativi, e a malincuore, ne abbiamo potuto scegliere soltanto uno. Lo stesso vale per gli artisti che, entusiasti del nostro appello, contribuiranno con le loro opere: inizialmente era previsto solo l’intervento di un unico gruppo di disegnatori, ma ora sappiamo che ci saranno quadri, fotografie, sculture, spray-art e installazioni. Il nostro percorso va avanti, in un crescendo continuo di entusiasmo e di adesioni.
Nessun atteggiamento o provvedimento censorio o discriminatorio, ci farà deviare di un solo centimetro dalla direzione intrapresa che, giorno dopo giorno, dimostra di rispondere ad una esigenza e ad una urgenza, sempre più diffusa del nostro territorio.