Daniela Santanchè benedice l’unione Lega-Pdl

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio in città per un incontro elettorale. Nel mirino il presidente della Camera Gianfranco Fini

daniela santanche«Nella Betlemme della Lega, vogliamo contare di più». Firmato: Nino Caianiello il mattatore dell’ala laica del Pdl. Per questo la benedizione della campagna elettorale in provincia di Varese è stata data da una pasionària che al suo braccio è entrata al collegio De Filippi di Varese poco dopo le 21. Tacchi e zigomi alti, perle, fare deciso: Daniela Santanchè, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma è in città per dare la prima botta alla campagna elettorale che vede il popolo delle Libertà al fianco della Lega in due bastioni del Centrodestra, Varese e Busto Arsizio.
E proprio alla Lega va un elogio diretto, senza fronzoli, non appena varcata la soglia: «Un movimento straordinario, serio e fidato, fatto di persone per bene. averne di alleati così». Non come quel Fini («palle di velluto») «che non ci mette la faccia, sebbene sieda sulla sua poltrona coi nostri voti, di Lega e Pdl». D’obbligo i temi legati all’attualità: «Profughi non ce ne sono, sono clandestini che arrivano dal Maghreb e dall’Africa sub Sahariana. Essere solidali vuol dire dargli una casa e un lavoro, ma in questo momento prima vengono gli italiani». La bagarre a Montecitorio? «Non mi sento di criticare il ministro La Russa, nella sostanza aveva ragione, è Fini che ha forzato la mano: non si può fare il giocatore e l’arbitro allo stesso modo. Deve dimettersi da Presidente della Camera. Anche oggi gli animi erano esasperati: c’erano i ministri con le tessere in mano per votare, e lui (Fini) ha chiuso le votazioni»
La seguono ben oltre 200 persone nella sala Borghi. Tante le donne presenti, a cui sono rivolte diverse parole di elogio, e applausi….«meno male che ci sono loro (le donne) quando c’è la campagna elettorale: sono bravissime. L’importante è che i signori uomini si ricordino che esistono anche quando si è votato».
La serata aveva come tema la libertà. E il sottosegretario è un fiume in piena: «Si respira un clima strano, quasi di oppressione, e mi riferisco alla libertà di fare una telefonata senza essere intercettati, che non c’è più. La libertà di movimento di spostarsi senza essere controllati! Ma dico, è possibile che centinaia di persone sono state impegnate nel controllare chi entrava e chi usciva dalle feste, o semplicemente per presidiare il settimo piano del palazzo di giustizia di Milano? (lo scorso 28 marzo Silvio Berlusconi e’ arrivato al Palazzo di Giustizia di Milano per partecipare all’udienza preliminare di Mediatrade, costola processuale del filone sui diritti tv che lo vede imputato per le ipotesi di appropriazione indebita e frode fiscale nda) Dico quanti soldi stiamo spendendo per tutto questo?».
In sala scrosciano gli applausi. Ma c’è tempo anche per la politica locale e i saluti al sindaco Attilio Fontana, e agli in bocca al lupo al sindaco Farioli e a qualche news snocciolata dallo stesso Caianiello: presto, forse venerdì prossimo arriverà il coordinatore del Pdl lombardo Mantovani, assieme alla collega Beccalossi e ancora a Lara Comi, eurodeputata, presente in sala e promossa a Vice coordinatrice. E gli “altri”? E l’Udc? «L’Udc resti nel Centrodestra – chiosa Caianiello – . Mi auspico che Casini mutui a livello nazionale ciò che è avvenuto in questi anni a Varese: un esempio da seguire». Al tavolone degli invitati erano presenti anche il consigliere regionale Rienzo Azzi e l’assessore regionale Raffaele Cattaneo reduce oggi da un incontro col vice ministro Roberto Castelli su pedemontana.

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Pubblicato il 31 Marzo 2011
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