La Lega contro la festa del 17 marzo: “Si deve lavorare”
La festività per ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia è stata istituita dal presidente Napolitano. Contrari Confindustria e Carroccio: “Danno grave fermarsi in momento di crisi”
 La Lega Nord conferma, ormai è polemica aperta per la festività del 17 marzo. Si tratta del giorno di riposo lavorativo che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha indetto per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Contro l’iniziativa, però, si è scagliata prima la presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, che ha sottolineato come in tempi di crisi non si possano perdere giorni di lavoro, che sarebbe un danno per tutta la nazione, anche per il pericolo di ponte. Subito dopo è intervenuto il ministro della Lega Nord, Roberto Calderoli, adducendo le stesse motivazioni. Ora, sulla questione, conferma tutto il ministro e leader del Carroccio, Umberto Bossi: «La festa sarà percepita in modo diverso e diversa intensità a seconda dei luoghi. Si deve lavorare».
La Lega Nord conferma, ormai è polemica aperta per la festività del 17 marzo. Si tratta del giorno di riposo lavorativo che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha indetto per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Contro l’iniziativa, però, si è scagliata prima la presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, che ha sottolineato come in tempi di crisi non si possano perdere giorni di lavoro, che sarebbe un danno per tutta la nazione, anche per il pericolo di ponte. Subito dopo è intervenuto il ministro della Lega Nord, Roberto Calderoli, adducendo le stesse motivazioni. Ora, sulla questione, conferma tutto il ministro e leader del Carroccio, Umberto Bossi: «La festa sarà percepita in modo diverso e diversa intensità a seconda dei luoghi. Si deve lavorare».Ma non tutta la maggioranza è d’accordo a fermare la festa indetta dal presidente Napolitano: difendono il 17 marzo soprattutto i ministri Ignazio La Russa e Giargia Meloni, entrambi del Pdl. 
Lo stop alla festa non è ancora stato deciso e dovrebbe finire sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri che potrebbe accogliere le richieste della Lega Nord e fermare l’iniziativa. La data non è ancora stata fissata.
														
								
													
							
													
						
						
												
            
            
					Lo stop alla festa non è ancora stato deciso e dovrebbe finire sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri che potrebbe accogliere le richieste della Lega Nord e fermare l’iniziativa. La data non è ancora stata fissata.
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