Fontana: “È ora di pensare ad aperture graduali”

Il presidente di Regione Lombardia commenta le proposte presentato al Governo da parte delle Regioni

«È arrivato il momento di programmare in tempi brevi un piano per le riaperture, seguendo il criterio della progressività e del buonsenso. Queste le proposte che come Regioni abbiamo avanzato al Cts nazionale e al Governo». Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana commenta le proposte fatte al Cts e al Governo sul tema delle riaperture.

«Personalmente – spiega il Governatore lombardo – sono dell’opinione che gradualmente, già dalla prossima settimana, si possano stabilire procedure per riaperture, dando a tutti la possibilità di riacquistare un po’ di libertà e soprattutto alle attività commerciale di programmare la ripresa del lavoro».

«Penso ad esempio – aggiunge il presidente – ai bar e ai ristoranti che con il bel tempo in arrivo potrebbero riaprire il servizio all’esterno. Già questo sarebbe un piccolo, ma importante allentamento. O ai cinema, teatri, piscine e palestre, che da mesi ormai aspettano di poter riaprire in sicurezza seguendo i protocolli necessari. Fondamentale è che tutti noi proseguiamo a comportarci con grande senso di responsabilità affinché ogni allentamento non sia vissuto come un “liberi tutti”, ma come una grande opportunità da non sprecare».

«I dati oggi in Lombardia – conclude Fontana – parlano di un significativo miglioramento della situazione epidemiologica, con un Rt pari allo 0,78 e un’incidenza di 162 su 100.000 abitanti. Dati che evidenziano un trend positivo e che ci portano a guardare a un ritorno graduale alla libertà di cui tutti abbiamo bisogno».

LE PROPOSTE PRESENTATE AL GOVERNO DALLE REGIONI

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 15 Aprile 2021
Leggi i commenti

Video

Fontana: “È ora di pensare ad aperture graduali” 1 di 1

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Avatar
    Scritto da diadora

    ma fontana lo sa che al governo c’è pure la lega?

    1. Avatar
      Scritto da Felice

      La Lega segue due approcci comunicativi differenti ma non casuali:
      – a livello social Salvini si pone come il paladino delle riaperture, non perde occasione per polemizzare con il governo dove sembrano essere concentrati gli attacchi verso Speranza. Insomma tiene viva la sua immagine di “uomo-contro” verso quell’elettorato becero che a malapena accetta questa alleanza di governo ma che vorrebbe in realtà continuare a perseverare nell’andazzo di prima, pre-covid. Così il capo supremo sa come tenere viva la fiamma della polemica.
      – Fontana non può parlare dei precedenti disastri di ARPA in Lombardia quindi è ovvio che cerchi argomenti alternativi dove spostare la comunicazione con i media innescando sempre polemiche “soft” con il governo.
      – a livello istituzionale lontano dai social e dai microfoni invece Salvini diventa una copia di Giorgetti….anzi….sostiene pure le scelte di Draghi dicendo che c’è un’ottima sintonia di vedute.

      Del resto posso capire…gli italiani hanno già capito che questo paese non cambierà e non migliorerà i suoi bilanci semplicemente riaprendo bar e ristoranti ma occorrerà anche iniziare un ciclo radicale di riforme mai viste ed affrontate prima. Riforme che i nostri politici in 30 anni non hanno avuto nè la capacità nè la volontà di fare. In pratica è lampante a tutti che il loro ruolo dei grandi parolieri politici è sul viale del tramonto insieme al paese stesso.

      Draghi non è il Messia sceso in terra ma credo sia l’unico che possa permettersi l’onere di cambiare qualcosa non appartenendo a nessun partito e non dovendo rendere conto a nessuno se non che alla Banca d’Italia e al debito Sovrano.
      Questo paese non si salverà non facendo riforme sostanziali…è inutile dire che ci saranno i soldi del Recovery quando :
      – per aprire una attività in proprio ci vogliono anche mesi di autorizzazioni e scartoffie
      – il cuneo fiscale è altissimo
      – troppi regolamenti e troppa burocrazia
      – il rapporto tra stato e cittadino è totalmente a svantaggio del secondo a causa della inefficienza del primo
      – i processi civili durano troppo e la sentenza si ha dopo in media 4/5 anni

      Se non si riformerà, senza che lobby e categorie di settore che incominciano ad influenzare questo processo con i soliti loro “mal di pancia” sistemici, allora prepariamoci a regalare i soldi del Recovery alla criminalità organizzata, alla Chiesa ai soliti truffatori nel pubblico e privato….del resto son 70 anni che va avanti così questo paese.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.