La Polizia ricorda l’agente scelto Vincenzo Di Puppo
In occasione della festività dei defunti cerimonia davanti al busto eretto in suo ricordo nel 2007 alla presenza del questore e dei dirigenti dei commissariati di Busto e Gallarate. Nel 1980 venne ucciso da un rapinatore
Sono passati trent’anni dalla morte di Vincenzo Di Puppo, appuntato della Polizia di Gallarate rimasto ucciso mentre cercava di arrestare dei rapinatori che stavano svuotando una gioielleria di via Manzoni. Era il 7 marzo del 1980 e oggi il questore Marcello Cardona, il dirigente della Polizia di Gallarate Lorena Di Felice e quello del commissariato di Busto Arsizio Giovanni Broggini. Davanti al busto eretto in suo onore nel 2007 oggi, venerdì, hanno portato il loro saluto in occasione della festività dei morti che si svolge il 1 novembre con unja breve cerimonia durante la quale sono stati posati dei fiori davanti al busto e anche sulla sua tomba al cimitero di Gallarate.
La storia – La guardia scelta della Polizia di Stato Vincenzo Di Puppo, classe 1942 e il diciannovenne Marco Rizzetti stanno rientrando in commissariato dopo la fine del proprio turno, quando scatta l’allarme per una rapina nella gioielleria di via Manzoni a Gallarate. I due si dirigono immediatamente sul posto, ma non fanno in tempo ad esplodere neppure un colpo: li aspettano in cinque, tutti armati di pistola Beretta calibro 9, che scaricano sui due poliziotti. Dentro la gioielleria tre persone legate con lo spago. A terra rimane Di Puppo, ferito a morte, mentre il suo giovane collega Rizzetti viene colpito ad un polmone e al fegato da un proiettile che gli entra nella gamba e gli esce dal fianco: si salverà dopo numerose operazioni e una lunga degenza in ospedale. I rapinatori riescono a fuggire senza il bottino: verranno presi, ma nessuno sarà in grado di riconoscerli e la passeranno liscia.
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