Zelenski in diretta con il Parlamento Italiano (ma non tutti i deputati e senatori ci saranno)
Il Presidente dell'Ucraina Zelenski parlerà alle 11 al Parlamento Italiano. Alcuni deputati e senatori hanno annunciato che non ci saranno. Ecco la diretta
È atteso alle 11 il discorso di Volodymyr Zelensky al Parlamento Italiano. Deputati e Senatori sono convocati insieme nell’aula della Camera, dove ascolteranno il messaggio che il Presidente Ucraino rivolgerà all’Italia sullo stato della guerra nel suo paese scatenata dall’invasione russa iniziata il 24 febbraio 2022.
Un discorso atteso e che segue quelli già fatti a numerosi parlamenti europei e internazionali ma sul quale ci sono alcune polemiche. Alcuni parlamentari italiani hanno infatti già annunciato che diserteranno l’appuntamento. Le assenze dovrebbero però essere limitate solo gli ex Cinque Stelle oggi appartenenti al gruppo di Alternativa C’è e ad alcuni Leghisti.
Il protocollo dell’intervento prevede un intervento complessivo di mezzora. Si inizia alle 11 con un saluto –due minuti ciascuno– dei presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati. Poi 10 minuti per il presidente Zelensky e infine 7 minuti per il premier Draghi.
Potete seguire la diretta dell’intervento qui a questo link.
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Agli assenti mi sento di dire solo: VERGOGNA!
Ho appena ascoltato in sottofondo il discorso di Zelensky al Parlamento…un appello a sostenere le sanzioni e un ringraziamento per aver accolto i rifugiati, quindi nessuna politica e nessun polemica gratuita….quelli che oggi sono usciti dalla Camera hanno perso una lezione di civiltà.
Si può essere d’accordo sul dissenso nei confronti dell’intervento di Zelensky al Parlamento ma non si può invocare il confronto bipartisan con la Russia alludendo alle loro “ragioni”. Non c’è alcuna ragione valida nel bombardare sistematicamente un paese e frantumare il futuro di un intero popolo. A chi dice il contrario ricordo che è facile sostenere la libertà delle proprie idee in un paese democratico, a differenza della Russia dove si devono inventare parole nuove e nuovi simboli di oppressione per “giustificarsi” una guerra ed un massacro verso un popolo a loro “fratello”.
Dove anche se esponi un foglio bianco in piazza vieni arrestato e multato.
La gente che oggi è uscita dall’aula ho il sospetto che non accetti lezioni da nessuno e non sia disposta a nessun tipo di confronto partecipativo.