Baci troppo osé, stop alla mostra dalla giunta bergamasca
L'esposizione fotografica organizzata dalle associazioni di gay e lesbiche contro l'omofobia giudicata "inopportuna" per il governo cittadino
La Giunta di Bergamo ha deciso di non concedere il quadriportico "del Sentierone" alle associazioni contro l’omofobia per la mostra fotografica “Baci rubati”, una raccolta di immagini che ritraggono baci tra persone dello stesso sesso e di sesso diverso. Un appuntamento che faceva parte, ormai l’imperfetto è d’obbligo, della rassegna organizzata per la giornata mondiale contro l’omofobia a cui l’amministrazione comunale ha aderito lo scorso ottobre. La motivazione ufficiale è una pura questione di “decoro”. Siccome il quadriportico è una delle zone più frequentate della città, l’amministrazione ha ritenuto di non concedere tale spazio perché avrebbe potuto turbare i passanti.
"Non è stato opportuno dare il consenso a una mostra in mezzo alla città, all’aperto e che espone foto con forme esplicite di amore omosessuale – spiega il sindaco Franco Tentorio in Consiglio comunale -. Avremmo rischiato sentimenti di rifiuto da parte di una parte significativa della cittadinanza". L’argomento è stato al centro di un acceso dibattito in aula consiliare in seguito a un ordine del giorno urgente presentato dai consiglieri Pietro Vertova e Simone Paganoni che chiedevano di non censurare la mostra. Ordine del giorno poi bocciato con i voti contrari della maggioranza. "La mostra fotografica “I baci rubati” vuole essere un momento artistico di aggregazione e sensibilizzazione volto a dimostrare come l’amore non abbia distinzione di orientamento sessuale – si legge sul sito di Bergamo contro l’omofobia -. Crediamo fermamente che solo attraverso il dialogo e il confronto con diverse realtà umane si possa trovare un punto in comune e ci auguriamo che in un clima artistico questo confronto si arricchisca ulteriormente”. Sfilata, flash mob, la mostra invece no. "Non capisco per quale motivo – spiega Luca Pandini di Arcigay Bergamo – dopo che il consiglio comunale in data 12 ottobre 2009 ha aderito con voto unanime alla quinta giornata mondiale contro l’omofobia che si celebra il 17 maggio, ora la giunta decida di non autorizzare la mostra fotografica con pannelli mobili, prevista a sfondo del flash mob nel pomeriggio del 15 maggio". "Il contenuto delle fotografie, ossia semplici baci tra persone dello stesso sesso e di sesso differente, non è assolutamente indecoroso – prosegue Giulia Lorenzi, presidente di Arcilesbica Bergamo – tra l’altro la giunta non ha chiesto nemmeno di visionare gli scatti, altrimenti si sarebbe resa conto che non c’è niente di inappropriato".
(da bergamonews.it )
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