Bollazzi:”Nel difendere Somma sono il più leghista di tutti”
Luigi Bollazzi è candidato con la lista civica “Insieme per difendere Somma” alle elezioni amministrative
«Le dico una cosa: l’unico vero leghista sono io!». Luigi Bollazzi assicura di non aver bisogno di presentazioni, «a Somma mi conoscono tutti». Ha cominciato a fare politica con la Lega Nord dal ‘90 al ’93, poi se n’è andato sbattendo la porta: il motivo, ça va sans dire, è Malpensa (pare proprio che Malpensa a Somma sia sulla bocca di tutti). «La Lega Nord è sempre stata contro la “fabbrica di tumori Malpensa” poi, quando gli hanno dato il bastone del comando, improvvisamente se ne è innamorata, io invece sono rimasto il leghista della prima ora che ero», assicura Bollazzi (“Uccidono la vita per vivere loro, / con i loro stupidi aeroplani / Convinti che avremo sempre paura / che saremo sempre scoppiati” scriveva effettivamente il giovane poeta, Umberto Bossi. “La Lega 1979-1989, Editoriale Nord”).
Al base del suo ritorno in politica c’è un comitato, che poi si è fatto movimento politico e infine lista civica “Insieme per difendere Somma”, e che nel 2000 lo ha eletto con il 5% dei consensi, e nel 2005 con quasi l’8%. Un capitale di voti importante, soprattutto in vista di un eventuale ballottaggio, ma ci arriviamo con calma. Tra tutti Bollazzi è quello che sa fare la sintesi migliore del suo programma: soldi ai sommesi, meno immigrazione, più sicurezza, no a Malpensa, alla cementificazione e ai supermercati.
Bollazzi cosa pensa di Somma Lombardo?
Lasciamo perdere cosa penso io e pensiamo a cosa pensano i cittadini. Con il nostro comitato abbiamo raccolto il loro parere attraverso dei questionari, il risultato? Secondo i sommesi Somma è una città invivibile! Per la qualità dell’aria, per la viabilità, per l’eccessiva edificazione. Ormai si prendono gli oneri di urbanizzazione, svendendo il nostro patrimonio, per costruire piazze che poi rimangono vuote. Così aumenta la popolazione ma i servizi rimangono gli stessi. Noi crediamo che un ulteriore aumento di abitanti a Somma non sia più sostenibile.
Lei è contrario all’ampliamento di Malpensa soprattutto per una questione ambientale..
Chi parla dell’ampliamento, e l’attuale sindaco ne è il più entusiasta, dovrebbe anche parlare delle conseguenze. Un traffico di 40 milioni di viaggiatori su Malpensa significa raddoppiare l’inquinamento su un territorio che è già il più inquinato d’Europa, una vera “fabbrica di tumori”. Anche chi dice che porterebbe un aumento dell’occupazione si sbaglia. Se andiamo a vedere gli aeroporti offrono posti di lavoro di bassa qualificazione, di cui spesso riescono ad approfittare solo gli extracomunitari. E le ricadute turistiche che ci hanno promesso? La verità è che le hanno viste solo gli alberghi perché non un solo turista in più è stato portato in città. Noi vogliamo che l’aeroporto sia dimensionato a quanto Somma può sopportare.
Il commercio a Somma. Cosa non va e cosa bisogna fare?
A Somma c’è una saturazione di centri commerciali. Ne sono cresciuti e ne stanno crescendo troppi, che si fanno la guerra. E chi ci rimette sono gli esercizi commerciali del centro. Noi diciamo basta centri commerciali e più investimenti per rivitalizzare il commercio cittadino.
Sicurezza
Abbiamo una vera e propria emergenza sicurezza, e anche in questo sono più leghista dei leghisti nel difendere i cittadini. Noi vogliamo la videosorveglianza e più vigili di quartiere e le ronde.
Giovani e cultura
Una buona quota del bilancio deve essere destinata a iniziative organizzate dai giovani, soprattutto perché spesso il loro senso civico è diminuito. C’è sempre più la necessità di coinvolgerli.
Passiamo alla politica: a Somma arriva il ballottaggio, voi dovreste avere un discreto pacchetto di voti, cosa farete?
Innanzitutto non busseremo a nessuna porta, ma sono loro che dovranno venire a bussare da noi. Secondariamente devo registrare che in parte maggiore il mio elettorato si identifica più nel centrodestra quindi sarebbe più auspicabile un apparentamento in quel senso. E infine, il più importante, la nostra risposta sarà positiva solo a due condizioni: il programma di governo deve prendere molti punti del nostro programma e il nostro peso nella maggioranza che si verrà a costituire deve essere determinante per far stare in piedi la coalizione. O così, oppure al ballottaggio ce ne stiamo a casa.
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