Balotta: «Miglioriamo il trasporto pubblico»
Secondo l'esperto di trasporti di Legambiente va offerto un maggiore e migliore servizio pubblico da parte delle aziende di trasporto urbano e ferroviario e poi si può invitare chi usa l’automobile a lasciarla a casa
Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Dario Balotta di Legambiente Lombardia in merito al blocco del traffico.
Non c’è il miracolo dietro l’angolo. Per battere lo smog non bastano, anche se sono le benvenute nuove misure d’emergenza o dimostrative. I pannicelli caldi (targhe alterne, blocchi domenicali, mini-ecopass etc.) hanno caratterizzato il passato e hanno lasciato inalterata la criticità ambientale.
Le città lombarde sono invase ogni giorno da migliaia di automobili perché i trasporti pubblici sono gestiti da aziende decotte ed autoreferenziali. Prive di stimoli e di veri piani industriali riescono a malapena a soddisfare il 30% della mobilità contro una media europea del 50%. Anche le ferrovie svolgono un ruolo inadeguato in particolare nel contesto milanese visto che solo 350mila pendolari arrivano in città con il treno. Davvero pochi se si pensa che a Monaco con un passante e un’unica stazione centrale, proprio come a Milano, circolano 800mila pendolari al giorno. Prima va offerto un maggiore e migliore servizio pubblico da parte delle aziende di trasporto urbano e ferroviario e poi si può invitare chi usa l’automobile a lasciarla a casa. Nessuna città europea rinuncia alla programmazione dei servizi, al biglietto unico e ad una cabina di regia (autority) dei trasporti. Come pure ztl, corsie preferenziali, regolamentazione del carico scarico delle merci questa invece è la prassi irresponsabile dei comuni lombardi.
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