La rassegnazione dei pendolari: «Sarà così fino a giugno»
Pochi vantaggi, ancora qualche disagio ma i pendolari castellanzesi si sono già abituati al nuovo "regime"
Ritardi che tornano "nella norma", vantaggi per il momento inesistenti e tanto freddo da prendere ancora prima della primavera e prima di giugno, mese in cui la nuova stazione dovrebbe essere completata e inaugurata. Per i pendolari di Castellanza l’apertura del tunnel ferroviario, per ora, è stato solo un modo per mettere a dura prova la loro pazienza e tenacia e in molti anche oggi hanno affollato le banchine di via Morelli per prendere il treno che li porta a scuola o al lavoro. «Questa mattina una navetta ha avuto un guasto – racconta Luca, studente a Milano – è stata una piccola avventura: l’autista ci ha detto di scendere e ho pensato che ci chiedesse di spingere e invece ci ha detto di proseguire a piedi. Dopo duecento metri il bus è ripartito e ci ha ricaricati fino a destinazione». Simone scende dal treno delle 17,20 che porta solo 5 minuti di ritardo: «Praticamente è stato puntuale – racconta – questa mattina sono partito in ritardo di soli dieci minuti. Siamo tornati nella norma».
Alla nuova stazione non ci sono solo i pendolari ma anche molti curiosi che passano per vedere ciò di cui si è parlato moltissimo in questi giorni e qualcuno si chiede, guardando lo scheletro in cemento: «Ma la stazione dov’è?». Altro discorso per i disabili che per prendere un treno devono chiamare con 48 ore di anticipo il 199.151.152 per chiedere a Ferrovienord di far passare a tal’ora e in tale fermata un treno adibito al trasporto delle persone in carrozzina. Se il treno dovesse, però, disgraziatamente fermarsi sul binario 2 allora la persona dovrebbe avvisare il personale della stazione e farsi accompagnare alla passerella a raso che si trova a oltre cento metri dalla stazione.
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