Addio a Tonino Zorzi. Arrivò a Varese per una capocciata e divenne un eroe
Il capitano del primo scudetto della Ignis si è spento a 88 anni. Goriziano d'origine, venne ingaggiato dopo un ricovero nell'ospedale della Città Giardino
Se n’è andato a 88 anni il Paròn del basket italiano. Antonio “Tonino” Zorzi, ex grandissimo dei canestri d’epoca, allenatore dalla carriera solidissima, allungata anche da tante esperienze da “assistente anziano” nella Serie A italiana.
Zorzi ha legato il suo nome a doppio filo a quello della Pallacanestro Varese, che tuttavia non allenò durante la sua carriera in panchina. Goriziano di origine e di maglia, si trasferì nella Città Giardino nel 1954 e vi rimase sino al 1962 affermandosi a suon di canestri.
Soprattutto, nel 1961, Zorzi fu il capitano della Ignis allenata da Rico Garbosi che per la prima volta conquistò lo scudetto, interrompendo l’egemonia del duo Virtus Bologna-Olimpia Milano che aveva dominato il campionato dalla fine della guerra in avanti.
Vale però la pena ricordare come il Paròn (che poi fu inserito senza alcun tentennamento nella hall of fame del club biancorosso) venne ingaggiato, perché le circostanze furono particolari e raccontano di un mondo oggi tramontato. Un episodio raccontato da un altro campionissimo, ma del giornalismo, Pier Fausto Vedani, nel volume pubblicato per i 50 anni della società biancorossa.
Zorzi venne a Varese per una partita ma finì in ospedale in seguito a una capocciata con Giancarlo Gualco, altra figura leggendaria da queste parti. Il giocatore goriziano restò ricoverato per tre giorni nei quali dirigenti e giocatori di Varese andarono a fargli visita e cominciarono a chiedergli di cambiare squadra e di accettare la proposta prealpina. Alla fine, vista l’insistenza e il calore della richiesta, Zorzi decise di trasferirsi nella squadra che proprio quell’anno iniziò a chiamarsi Storm.
In tutto Zorzi, che era alto 1,80 e giocava ala piccola, ha realizzato 3.948 punti in 215 partite di Serie A con l’unico scudetto vinto nel ’61 con la Ignis e con il titolo di capocannoniere nel 1955. Debuttò in Nazionale a soli 18 anni disputando gli Europei del ’53 a Mosca e in azzurro vanta 22 presenze con 52 punti. Da allenatore ha diretto un’infinità di squadre conquistando una storica Coppa delle Coppe con la Partenope Napoli nel 1970. Fu anche vice di Sandro Gamba in Nazionale ai tempi dell’argento europeo del ’91 a Roma. Oltre alla hall of fame di Varese, è stato eletto a quella del basket italiano voluta dalla FIP.
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