Corruzione in Italia, 60 miliardi di tassa occulta
È la cifra della vergogna fornita dal Procuratore della corte dei Conti Furio Pasqualucci, nella sua requisitoria sul Rendiconto generale dello Stato. “Un danno anche d'immagine"
Sessanta miliardi l’anno. È la cifra della vergogna fornita dal Procuratore della corte dei Conti Furio Pasqualucci, nella sua requisitoria sul Rendiconto generale dello Stato, che quantifica la corruzione in Italia. Una vera e propria “tassa immorale e occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini”. “Un danno anche d’immagine che costituisce "un ulteriore costo non monetizzabile per la collettività, che rischia di ostacolare, soprattutto in Italia meridionale, gli investimenti esteri, di distruggere la fiducia nelle istituzioni e di togliere la speranza nel futuro alle generazioni di giovani, di cittadini e di imprese".
Il Procuratore ha ricordato che il valore aggiunto dell’economia sommersa nel nostro Paese è quasi pari al 18% del Pil e che, in termini di gettito, si tratta di almeno 7 punti di Pil, pari a oltre 100 miliardi l’anno.
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