Come cambierà il giornalismo nell’era dell’AI? Se ne discute a Glocal
Chi firma un articolo scritto utilizzando gli algoritmi? E chi controlla le fonti dell'AI? I tanti temi posti dall'intelligenza artificiale generativa al centro di un incontro di Glocal, promosso in collaborazione con l'Ordine nazionale dei Giornalisti

Uno strumento in grado di scrivere testi molto velocemente, di eliminare i refusi ma anche di verificare la coerenza di un articolo è uno strumento molto utile per i giornalisti. Ma se un giornalista utilizza l’intelligenza artificiale per scrivere un pezzo, poi chi lo firma? Se qualcuno si ritiene diffamato da quell’articolo, denuncerà il giornalista o il programmatore dell’algoritmo? E, elemento ancora più importante, soprattutto per i lettori: chi verifica le fonti dell’AI?
Sono, queste, alcune delle questioni che la diffusione delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa pongono per quanto riguarda la professione giornalistica. Un tema che non poteva essere ignorato nell’ambito di Festival Glocal, il festival di giornalismo che VareseNews organizza ormai da 12 anni e che da giovedì 9 a sabato 12 novembre vivrà la sua edizione 2023.
E appunto venerdì 10 novembre alle 14:30, la Sala Campiotti della sede della Camera di Commercio di Varese ospiterà un convegno dal titolo “La rivoluzione artificiale – Regole e principi del giornalismo nell’AI”. Promosso in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, l’appuntamento vedrà la partecipazione di Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato con delega all’Editoria. L’esponente del governo, a metà dello scorso mese di ottobre, ha dato vita ad un comitato che dovrà valutare l’impatto dell’AI sull’editoria, presieduto da Giuliano Amato. Una scelta che ha suscitato un vivace dibattito.
Un’altra figura politica impegnata, oltre che a valutare l’impatto dell’intelligenza artificiale, a scrivere le regole che gli algoritmi dovranno rispettare è Brando Benifei. L’europarlamentare del Pd sarà a Glocal nel suo ruolo di relatore dell’AI Act, la normativa che il parlamento europeo ha scritto rispetto all’intelligenza artificiale, imponendo trasparenza sui dati che alimentano gli algoritmi e vietando il riconoscimento facciale in tempo reale.
Dirà la sua anche Derrick De Kerchove, sociologo e studioso dei media, convinto che la capacità dei giornalisti di porre domande sarà decisiva perché la loro professione possa sopravvivere all’avvento dell’AI. E poiché l’intelligenza artificiale rischia di avere un impatto sull’occupazione, il convegno coinvolgerà anche la segretaria della Federazione nazionale della stampa italiana Alessandra Costante, il consigliere della Fieg (Federazione italiana editori di giornali) Stefano De Alessandri. Al convegno parteciperanno anche il consigliere dell’AgCom, l’Autorità garante sulle Comunicazioni, Antonello Giacomelli e il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli.
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