La “lettera a una professoressa” in scena domenica al teatro Duse di Besozzo
Uno spettacolo che ripercorre il testo e le esperienze di don Milani e dei ragazzi di Barbiana con l'attore Nicola Tosi, la chitarra e la voce di Valentin Mufila e i disegni eseguiti dal vivo da Angelo Fiombo
Domenica 12 novembre alle ore 17.00 al Teatro Duse di Besozzo, l’amministrazione comunale in collaborazione con la Comunità Pastorale San Nicone propone “Lettera a una professoressa”, spettacolo tratto dal testo originale scritto dai ragazzi della Scuola di Barbiana e da Don Milani stesso, per ricordarne l’intensa figura a 100 anni dalla sua nascita. Il libro fu pubblicato nel 1967 e solo un mese dopo don Lorenzo Milani morì a soli 44 anni.
Un durissimo atto d’ accusa nei confronti di una scuola che non si curava degli allievi in difficoltà perché poveri. Un testo dirompente che diventava presto anche il manifesto per un sistema formativo più inclusivo e più giusto e di una pedagogia e una metodologia d’insegnamento aperte, collaborative, innovative, concrete.
La Compagnia Fiori Blu Elettrico presenterà un adattamento con interpretazione e regia dell’attore Nicola Tosi, accompagnato dalla chitarra e voce di Valentin Mufila cantante, musicista e compositore, con disegni eseguiti dal vivo da Angelo Fiombo dell’Associazione Icare di Travedona Monate, che produce lo spettacolo.
Il testo è incentrato sulla testimonianza di un ragazzo della Scuola di Barbiana, ripetutamente respinto dall’Istituto Magistrale di Firenze, che racconta la sua esperienza umana e scolastica, insieme a quella dei suoi compagni, figli di poveri montanari e contadini. Grazie alla rivoluzionaria visione pedagogica e didattica di Don Milani, in pochi anni diversi gruppi di ragazzi marginalizzati da un’istituzione scolastica classista e sprezzante sono riusciti a trovare un riscatto dai ripetuti insuccessi e abbandoni precedenti. Il racconto descrive inoltre i metodi di fare scuola di Milani, il suo approccio umano, pragmatico, anti accademico, orientato all’inserimento nella vita e nel mondo di chi fino ad allora aveva conosciuto soltanto la povertà, l’analfabetismo, l’esclusione.
Un testo quanto mai attuale, in un mondo dove ancora oggi la forbice sociale ed economica determina differenziazioni sempre più irrimediabili.
L’ingresso è a offerta libera.
Per informazioni e prenotazioni biblioteca@comune.besozzo.va.it – 0332/970195 -2 -229
“Noi ragazzi di Barbiana avevamo una cosa che i giovani d’oggi non hanno: la fiducia nel futuro”
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