“Centro culturale, impegno eccessivo”
Continua il dibattito sulla nuova biblioteca che divide maggioranza e opposizioni
Riceviamo e pubblichiamo
A meno di anno dalle elezioni amministrative, ci ritroviamo per l’ennesima volta nel bel mezzo di un acceso disaccordo sulla linea politico-amministrativa tutto interno all’attuale maggioranza.
Esempi lampanti sono prima le dimissioni del Consigliere delegato allo sport, poi la fuoriuscita di due consiglieri dal gruppo consiliare, ora il contrasto sulla necessità di un’opera tanto economicamente impegnativa, quanto attualmente inutile per la città: il centro culturale dal costo previsionale di 6 milioni di euro.
Come ricordato da un precedente intervento da Luca Macchi, già un’importante somma è stata spesa per questa cattedrale nel deserto.
Altri soldi saranno destinati ad uscire dalle casse del comune se non si fermerà immediatamente il progetto.
Ben vengano tutte le “discussioni e ragionamenti, dandosi il tempo necessario per analizzare pacatamente le situazioni e, se è il caso di correggere la rotta, per programmare le azioni necessarie”, ma occorre che tutte le decisioni per “correggere la rotta” siano prese entro tempi ristretti, in modo da evitare ulteriori inutili oneri per la nostra città.
Altre sono le necessità per i cittadini di Samarate: scuole a norma e sicure per i nostri ragazzi, strutture sportive adeguate alle esigenze di chi pratica sport, strade senza buche e piazze che non siano delle parziali colate di cemento!
Perché impegnare il bilancio comunale per il prossimo decennio per un’opera che, né i cittadini, né gli stessi consiglieri di maggioranza vogliono??
Non si tratta di avere lungimiranza politica, nel prevedere un investimento che potrebbe risultare nel tempo utile o necessario alla città, ma tutta questa operazione appare sempre più un “capriccio” di qualcuno al quale interessa di più lasciare un’opera a “memoria personale” più che per il bene della collettività.
Luca Gallazzi
Co-coordinatore PDL Samarate
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