Piano Casa, costruttori soddisfatti: “E ora il social housing”

L'Ance commenta le decisioni del governo che vanno nella direzione auspicata dall'associazione

Un provvedimento che risponde alle esigenze di un numero elevato di nuclei
familiari e che avrà effetti “potenzialmente straordinari” sull’attività edilizia e,
dunque, sulla ripresa economica del Paese.
L’Ance varesina, associazione che riunisce le imprese edili della provincia, attende
“con fiducia” l’approvazione del Piano Casa, che sarà sottoposto venerdì prossimo
all’esame del Consiglio dei Ministri.
Le anticipazioni dei giorni scorsi in merito ai contenuti del dispositivo e il dibattito
che subito si è aperto tra le componenti politiche, imprenditoriali e amministrative,
confermano, infatti, il ruolo centrale e trainante della filiera delle costruzioni nello
sviluppo economico nazionale, aprendo prospettive particolarmente interessanti
nell’area varesina.
“Le costruzioni – rileva in proposito il presidente di Ance Varese Alberto Castelli –
rappresentano il dieci per cento del Prodotto interno lordo in Italia e si attestano su
un’analoga percentuale per il numero di occupati che, nell’ultimo decennio, sono
complessivamente aumentati di oltre il trenta per cento. Un dato che, calato nel
contesto della provincia di Varese, si traduce oggi in 9.820 operai a libro paga nelle
aziende del comparto”.
L’edilizia come risorsa, dunque. Un ambito grandi potenzialità economiche che
ricomprende un indotto vasto e diversificato, espressione di una cultura del lavoro e
dell’impresa che ha dato vita, soprattutto in questo territorio, a una rete capillare di
aziende artigiane e d’imprenditorialità diffusa.
Ecco perché il Piano Casa annunciato da Palazzo Chigi appare oggi “in grado di
generare un circuito di produttività operosa e di assolvere, nel contempo, a una
necessità sociale avvertita da numerosissime famiglie che potranno, se lo vorranno,
via Cavour, 32 – 21100 Varese – tel. 0332 830030 – fax 0332 830547
asedilva@tin.it – www.acev.it
ampliare la propria abitazione e ricercare adeguate soluzioni in termini di spazi e di
servizi”. Tutto ciò, anticipa Castelli, “senza consumare territorio, ma riqualificando
tessuti urbani degradati in un rapporto corretto con gli enti locali, cui competono
controlli ampiamente in grado di evitare irregolarità e abusi”.
Il provvedimento, come è noto, dovrebbe consentire ampliamenti dei volumi
immobiliari pari al 20 per cento e la possibilità di abbattere e ricostruire edifici
realizzati prima del 1989 con un aumento del 30 per cento della cubatura e fino al 35
per cento se si utilizzeranno tecniche di bioedilizia.
“E’ evidente che non si tratta di interventi di natura esclusivamente speculativa –
sottolinea Castelli – ma di carattere sociale, che oltretutto non comportano costi per
lo Stato, ma semmai un ritorno economico in termini di Iva sulle opere realizzate e di
contributi previdenziali sul lavoro che sarà svolto nei cantieri. Soprattutto – aggiunge
il presidente di Ance Varese -, il Piano Casa risponderà all’esigenza di tanti nuclei
familiari di Varese e della provincia che da tempo manifestano la necessità di
modificare e ampliare le proprie case, aggiungendo stanze e servizi,il più delle volte a
vantaggio dei figli che, nel frattempo, si sono a loro volta sposati”.
L’Associazione dei costruttori edili, alla vigilia dell’emanazione del Piano, auspica
inoltre “che l’iniziativa legislativa che va a modificare le previsioni dei Prg e dei Pgt,
trovi applicazione secondo principi di elevata qualità architettonica e costruttiva con
grande attenzione al tessuto urbano e al contenimento del consumo energetico”.
“Bene la possibilità di ampliare e ristrutturare – conclude Alberto Castelli –, senza
tuttavia dimenticare le aspettative delle giovani coppie o degli anziani che, nel
contesto economico attuale, incontrano maggiori difficoltà ad acquistare casa. Su
questo terreno, una risposta altrettanto efficace potrà venire da insediamenti di “social
housing” concordati tra pubblico e privato, secondo una proposta che la nostra
associazione ha già sottoposto ai sindaci e alle Amministrazioni comunali”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Marzo 2009
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