Tre treni di fila soppressi: mattinata da incubo per i pendolari della Varese-Milano
Lunedì 8 aprile i pendolari hanno iniziato la settimana in salita tra treni soppressi e corse con meno capienza di quella prevista

Mattinata disastrosa per i pendolari della tratta Varese-Milano, che lunedì 8 aprile hanno iniziato la settimana in salita tra treni soppressi e corse con meno capienza di quella prevista.
Chi in mattinata aspettava il treno in stazione, infatti, si è visto sopprimere davanti agli occhi tre corse consecutive: il treno S5 che parte da Varese alle 6.43 per arrivare a Treviglio alle 8.50, con fermata a Legnano alle 7.20, il treno regionale che parte da Arona alle 6.54 per arrivare alle 8.01 a Milano Porta Garibaldi, che non ferma a Legnano, e il treno regionale che parte da Luino alle 6.19 per arrivare a Milano Porta Garibaldi alle 7.56, con fermata a Legnano alle 7.30.
Con il risultato che il treno regionale che parte alle 5.56 da Arona per arrivare a Milano Centrale alle 7.37 – che solitamente non ferma a Legnano – e il treno regionale che parte da Domodossola alle 6.01 per arrivare a Milano Porta Garibaldi alle 8.14, con fermata a Legnano alle 7.43, sono stati chiamati ad effettuare una serie di fermate straordinarie che hanno innescato a catena ulteriori ritardi.
Ultimo tassello la composizione ridotta del treno Regio Express che parte da Porto Ceresio alle 6.16 con arrivo alle 7.41 a Milano Porta Garibaldi, che a Legnano ferma alle 7.13: oggi, infatti, la corsa anziché con le 5 carrozze previste è stata effettuata solamente con 4, con ovvia riduzione dei posti disponibili.
«Il primo giorno lavorativo dopo il festivo queste soppressioni capitano troppo spesso – denuncia il Comitato Pendolari Gallarate Milano -. Le scuse accampate da Trenord dimostrano la superficialità con cui la società, a cui Regione ha rinnovato l’affidamento per 10 anni, svolge il suo compito. Non ci rimane che chiedere conto all’assessore Lucente del perché di questo sfacelo, soprattutto alla luce della decisione di “abbuonare” a Trenord i ritardi portando l’asticella della puntualità da 5 a 15 minuti e cancellando il bonus di migliaia di viaggiatori».
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