Droni e rilievi: la protezione civile di Angera monitora la parete della “cava” alla Rocca Borromea
I volontari angeresi nella giornata di sabato 5 luglio hanno ospitato anche un corso di formazione con esercitazione sul campo. Rimosso anche un salice alla spiaggia della Nocciola

Lo scorso sabato 5 luglio il gruppo di protezione civile di Angera ha ospitato una giornata di formazione sul campo con l’obiettivo di «monitorare alcune aree a rischio». In collaborazione con l’associazione RDN odv (Rescue Drones Network), professionisti specializzati nell’uso di droni per il monitoraggio del territorio, i volontari hanno preso parte a un’esercitazione nella zona ovest della Rocca Borromea, nell’area conosciuta come “la cava” : parete rocciosa, esposta agli agenti atmosferici, così da verificarne la stabilità.
L’intervento ha coinvolto anche la logistica, curata dalla protezione civile per permettere a RDN l’utilizzo dei droni, strumenti che – tramite fotogrammetria aerea – acquisiscono immagini utili per valutare eventuali criticità geologiche. «Il gruppo di volontari ha potuto mettere alla prova le abilità acquisite durante il corso – spiega Nicola Lavella, coordinatore della protezione civile angerese – l’area risulta sicura e la collaborazione con la famiglia Borromeo ci consente di tenere sotto controllo la stabilità della parete».
Lo stesso gruppo è stato attivo anche per le conseguenze del maltempo. A causa dei temporali del fine settimana, alcuni volontari sono intervenuti sulla spiaggia “La Nocciola” per la messa in sicurezza di un salice abbattuto dal vento. Rimosso l’albero, si è proceduto anche all’asportazione di tronchi e detriti portati a riva dall’ultima piena del lago.
Il sindaco di Angera Marcella Androni ha ringraziato pubblicamente i volontari: ««Il volontariato delle persone attive nella protezione civile ci fa scoprire ogni volta come una comunità deve sentirsi più sicura per gli interventi di prevenzione e gestione delle situazioni di emergenza del nostro territorio, garantendo l’incolumità dei cittadini. Il gruppo si sta arricchendo di nuovi volontari e siamo certi che chiunque voglia dare una mano è ben accetto e può integrarsi con facilità».

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