Europa Verde: “La Corte dei Conti boccia di nuovo la Pedemontana Lombarda, inutile e troppo costosa”
Il responsabile trasporti Dario Balotta lancia anche un monito su Ferrovie Nord: "Non si vorrebbe vorremmo che per sostenere questi enormi costi Pedemontana utilizzasse le risorse del suo azionista Ferrovie Nord trasferite dal fondo nazionale trasporti per i già malandati treni pendolari"
Europa Verde, attraverso il suo responsabile trasporti Dario Balotta, torna a puntare il dito sul progetto della Pedemontana Lombarda, sottolineando come la Corte dei Conti abbia recentemente valutato negativamente il costo e l’utilità dell’opera.
«Per il terzo anno consecutivo la Corte dei Conti bacchetta severamente l’insostenibilità economica della Pedemontana lombarda che ha raggiunto il costo monstre di 52 milioni di euro a km e ricorda che viste anche le scarse previsioni di traffico i costi finiranno per “gravare in modo sproporzionato sulle opportunità di crescita delle generazioni future” – scrive Balotta in una nota – Pedemontana aveva firmato nel luglio del 2024 il contratto capestro che prevede l’affidamento della progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori delle tratte B2 e C (totale 27 Km) al consorzio di imprese guidato da Webuild. La somma totale di 1,3 miliardi di euro è stata finanziata, non a caso dalle banche pubbliche Cassa depositi e Prestiti e dalla Banca Europea Investimenti quelle private sono state alla larga. Un’opera per niente strategica per il territorio lombardo che secondo gli esperti non decongestionerà la tangenziale nord di Milano come la Brebemi non ha decongestionato l’A4 ma per il presidente Attilio Fontana “eliminerà il Milano – centrismo”».
Dario Balotta lancia anche un monito su Ferrovie Nord: «La Regione Lombardia, che ha promosso l’opera, è diventata visti i costi l’azionista di maggioranza attraverso Ferrovie Nord per sbloccare e garantire il finanziamento. In questo progetto la Lombardia è in conflitto d’interesse perché Concessionario e Concedente allo stesso tempo visto che le concessioni vengono rilasciate dalle Regioni. Ora non si vorrebbe che per sostenere questi enormi costi Pedemontana utilizzasse le risorse del suo azionista Ferrovie Nord trasferite dal fondo nazionale trasporti per i già malandati treni pendolari».
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