“Malasanità”, due incidenti in quattordici giorni dopo le dimissioni
Il racconto di Sandro Zaccarelli. Una caduta in ambulatorio provoca la rottura di un tendine, ma le dimissioni dall’ospedale di Saronno portano a un secondo incidente con tre costole rotte e un polmone perforato

L’infortunio diventa doppio, dopo il passaggio all’ospedale di Saronno: lo denuncia, parlando di “malasanità”, Sandro Zaccarelli, protagonista di una vicenda che è – in effetti – piuttosto paradossale.
Una disavventura partita il 2 agosto durante un esame medico in una struttura convenzionata: “scendendo dal lettino, si è ribaltato un piccolo gradino era utilizzato per agevolare le salite, la discesa del giorno stesso”.
La manovra errata ha causato una caduta e il primo infortunio : “rottura del tendine quadricipitale. Un brutto infortunio che fa venire meno la possibilità di mantenere l’equilibrio. La gamba è come morta e non reagisce più”.
Dalla struttura in cui si trovava Zaccarelli, che in passato ha ricoperto importanti cariche sindacali arrivando a essere il segretario della Camera del lavoro di Varese, è stato portato in ospedale al pronto soccorso più vicino, quello di Saronno. “Qui mi è stata fatta una lastra che ha rilevato che non avevo fratture. E mi è stato detto che dovevo essere dimesso, perché a quel punto non si trattava di un problema sanitario – di cui si occupa l’ospedale – ma socio-assistenziale. Avevo, a loro detta, bisogno di restare a casa in attesa di intervento”.
Una distinzione che secondo Zaccarelli cozzava con la effettiva capacità di muoversi in quel momento. Una condizione di cui si è avuta conferma di lì a poco, racconta ancora con voce affaticata Zaccarelli: “Rientrato a casa con mio figlio, non riuscivo neppure a reggermi in piedi così che all’ingresso sono caduto a peso morto”. Secondo infortunio e seconda prognosi. Questa ancora peggiore: “Ho rotto tre costole e mi si è bucato un polmone”.
A distanza di quattordici giorni dal primo infortunio, Zaccarelli è stato sottoposto a intervento chirurgico al tendine (che richiederà ancora riposo e poi sei mesi e più di riabilitazione) ma deve fare anche i conti con il decorso per le fratture e la lesione al polmone. “Il risultato della valutazione in ospedale è che da un problema si è passati a due”. Con gli oneri personali per chi è coinvolto ma anche per la sanità pubblica che dovrà farsi carico di più lesioni in luogo di una.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.