Quell’odore di muffa che fa andare in visibilio
Dal 22 novembre, la Pulce non è più a Gavirate. A parte l'indirizzo, nulla è cambiato nei tre piani di esposizione, zeppi di libri, vestiti, giocattoli, quadri e altro ancora
Da dieci anni aprono tutti i giorni “
«Quest’attività è il coronamento di un sogno perseguito per oltre vent’anni da mio marito» spiega Ornella Pennacchio, una dei quattro proprietari dell’attività trasferitasi da Gavirate a Cocquio, in via Milano 90 lo scorso 22 novembre.
Tre piani per
« Sono tante le ragioni che spingono qui le persone: la ricerca dell’oggetto particolare, la passione per gli anni ’70, la curiosità per l’usato ma anche il desiderio di risparmiare, di comprare bene a poco prezzo»
Quindi nel corso degli ultimi anni, il peggioramento delle condizioni di vita hanno fatto lievitare i vostri affari…
Indubbiamente, arrivano persone che non si possono permettere di spendere cifre elevate. Ma, mi creda, tra i nostri scaffali si aggirano anche persone benestanti che cercano l’oggetto introvabile, oppure devono arredare la seconda casa, o semplicemente sostituire un elettrodomestico in modo economico. Vengono anche molti architetti in cerca del complemento d’arredo impensabile.
Qual è l’alchimia del vostro successo?
Effettivamente è un insieme di cose: dall’odore di muffa che richiama nostalgicamente ai vecchi solai, all’eccentricità degli articoli che si trovano, vintage e anni ’70 hanno fatto schizzare le vendite. Aggiungiamo, poi, le mode e le tendenze cicliche che conducono sempre al passato.
C’è molta concorrenza in questo settore?
Devo dire che abbiamo visto nascere e poi morire diverse attività come la nostra. Oltre alla merce, però, c’è bisogno anche di regole precise nel rapporto con chi vende e chi acquista. Il segreto è nel dare direttive certe, trasparenti: magari all’inizio del rapporto sembrano dure, ma poi ci si rende conto che sono garanzia di serietà perché il mercato non concede sconti.
E quali sono queste regole rigide?
Quando noi prendiamo merce in “conto vendita”, sempre e solo in conto vendita, spieghiamo che il prezzo si abbassa con il passare del tempo. Dopo 8 mesi la merce invenduta si deve ritirare altrimenti finisce in discarica. Se sai sin dall’inizio che il tuo bene si deprezza dopo tre, cinque e otto mesi, sei messo nelle condizioni di gestire consapevolmente la tua attività di vendita. Chi ci conosce sa che noi garantiamo a tutti lo stesso trattamento, a tutela anche dei compratori. Pensi che, attorno alla nostra attività sono fiorite iniziative imprenditoriali private: gente che va in giro a raccogliere cose antiche, vecchie e usate per poi venderle da noi.
Nel periodo post natalizio aumentano anche le offerte di regali ricevuti?
Certamente. In questo periodo abbiamo il boom di cose nuove, belle o brutte, inutili o utili che la gente ha ricevuto ma di cui non ha bisogno.
A gestire insieme ad Ornella l’attività della “Pulce” a Cocquio ci sono anche Orianna ( con due n) Tinelli, Massimiliano Petrone e Walter Solange. Senza un attimo di tregua, tra chi deve scaricare e chi deve caricare, così da dieci anni.
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