Una mostra che riesce a commuovere
Successo per la manifestazione in omaggio a Mia Martini
Pieno successo di pubblico e tanti spunti di riflessione nel primo “week-end” di apertura della mostra fotografica “Grazie Mimì-Omaggio a Mia Martini”, allestita all’Antico palazzo comunale (via Scipione Ronchetti) di Cavaria con Premezzo per volontà dell’Amministrazione comunale. Foto originali, gigantografie, filmati e soprattutto la «musica che mi gira intorno» hanno coinvolto il pubblico sin dalla breve cerimonia di inaugurazione, sabato 23 settembre. Gli onori di casa sono stati fatti da Ruggero Busellato, sindaco di Cavaria con Premezzo, che ha ringraziato Adriana Gasparotto, assessore alla Cultura, per aver promosso l’evento e il numeroso pubblico, richiamando poi l’attenzione sul valore intrinseco della rassegna: un tributo – ampliato e sviluppato sia per qualità sia per contenuti rispetto alla prima edizione, quella del 2005 – alla persona prima che al personaggio, e al personaggio prima che all’artista. Sùbito dopo, un momento di grande commozione collettiva con l’intervento inatteso del professor Giuseppe Radames Berté, padre di Mia Martini e di Loredana Berté, che con poche parole ha tratteggiato alcuni caratteri di Mimì: la determinazione e la voce innanzi tutto, ma anche quell’oscillazione ambivalente tra fragilità personali e l’incrollabile certezza nelle proprie capacità, una certezza che c’era anche quando la cantante di Bagnara Calabra si “assentava” improvvisamente e per lungo tempo dalle scene. «E la mia speranza – ha aggiunto il professor Berté – è che ora Mimì possa avere quella pace che in vita le è troppo spesso mancata. Qualche giorno fa sarebbe stato il compleanno di mia figlia: per questo vi invito a un brindisi, a ricordarla come una presenza viva e costante».
Quanto alla rassegna, che rimarrà aperta anche sabato 30 settembre (ore 15.30-19.30) e domenica 1° ottobre (ore 10.00-12.30 e 15.30-19.30), una volta di più i promotori hanno voluto garantire la copertura di un ampio spettro della vita di Mia Martini, ossia dall’inizio degli Anni ’70 e fino agli Anni ’90. Mano felice, quella del milanese Davide Giorgetti (che aveva già fornito il materiale nell’edizione 2005 della mostra) e del torinese Giorgio Nobis: tra le “chicche” presentate quest’anno, alcuni filmati conosciuti forse alla schiera dei “fan” più accaniti. Durante il pomeriggio dell’inaugurazione sono state distribuite gratuitamente alcune decine di Cd e di riproduzioni di foto di Mia Martini.
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