Ricostruire una speranza per chi ha perso tutto

Appello per promuovere una solidarietà concreta comune verso le popolazioni colpite dal terremoto in Salvador

Rivolgiamo un appello di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal sisma.
Si aggrava di giorno in giorno il drammatico bilancio del terremoto che ha colpito il Salvador, sabato 13 gennaio intorno alle 13.33 ora locale, con epicentro nell’Oceano Pacifico, davanti alle coste salvadoregne. Il sisma ha sfiorato l’ottavo grado della scala Richter, ed è stato classificato come uno dei più forti degli ultimi anni. Per circa un minuto, infatti, la scossa ha seminato paura, morte e distruzione. Centinaia di scosse, cosiddette di assestamento, sono proseguite nelle ore successive. Nel Salvador si parla ormai di circa 1000 persone morte, di quasi tremila ferite e di 66 mila case danneggiate e di 25 mila abitazioni completamente distrutte, di oltre 45 mila persone evacuate. Purtroppo, alcune di queste cifre sono destinate a salire.

Come ormai troppo frequentemente accade, gli effetti dei fenomeni naturali vengono aggravati dall’incuria umana e da irresponsabili politiche di gestione del territorio: è il caso della frana che ha travolto un quartiere – Las Colinas – sorto a Santa Tecla, alla periferia della capitale San Salvador, in una zona degradata ecologicamente e per questo considerata a rischio. Come sempre succede in questi drammi, le popolazioni più colpite sono quelle più povere, più emarginate, più lontane dalle città e dalle telecamere. Su di esse, più che su altre, incombe il rischio di un rapido oblio.

Le nostre Associazioni sono presenti da molti anni dei paesi centroamericani. In Salvador stiamo lavorando insieme ad organizzazioni locali di piccoli contadini, artigiani, donne e con altre associazioni impegnate nell’azione concreta per promuovere sviluppo con un’attenzione particolare alla salvaguardia ambientale.

In questo momento Governi e Organizzazioni Internazionali preparate per intervenire in fase di primissima emergenza, stanno raccogliendo e distribuendo medicine, coperte, alimenti, acqua ecc.. per garantire almeno la sopravvivenza delle persone. Ma questa fase dovrà essere necessariamente breve, attivandosi per passare , attivandosi per passare rapidamente alla fase di "seconda emergenza".

Le nostre Associazioni si rendono disponibili fin d’ora, direttamente e con le organizzazioni partner del Salvador, per interventi di "seconda emergenza", ovvero di ricostruzione, di riabilitazione delle infrastrutture, di riattivazione delle attività economiche, di salvaguardia ambientale. Il nostro personale, presente nel paese insieme a quello dei nostri partner, sta identificando luoghi, attività e costi delle azioni che si possono fare in questa fase. La garanzia che offriamo, oltre all’esperienza maturata in anni di lavoro nel paese, è che il denaro raccolto per finanziare queste operazioni arriverà direttamente nelle zone colpite e sarà gestito, oltre che sotto il controllo del nostro personale, dalle organizzazioni locali in coordinamento, là dove sarà possibile, con i Municipi dello stesso territorio.

Le nostre Associazioni si rivolgeranno certamente, nel prossimo futuro, al Governo italiano e alla Commissione Europea perché mettano a disposizione risorse finanziarie e materiali; ma è nell’immediato che la società italiana – Regioni, Enti Locali, Associazioni del volontariato, Organizzazioni di Categoria, privati ecc. – può attivarsi e dare risposte concrete più rapide.

Rivolgiamo, dunque, un appello di solidarietà e chiediamo di effettuare i versamenti presso:

Conto Corrente bancario n. 509030 ABI 5018 CAB 12100
presso BANCA POPOLARE ETICA
intestato a "EMERGENZA TERREMOTO SALVADOR"

causale pro popolazioni colpite dal terremoto

Per maggiori informazioni : tel. 02/27000291  fax 02/2552270

ACRA
COSPE
MLAL
CRIC
ANS-XXI

Banca Popolare Etica

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Pubblicato il 20 Gennaio 2001
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