Quale futuro per la cardiologia varesina?
Il primario di emodinamica del Circolo è andato in pensione dopo 40'anni. Si apre una delicata fase per la successione: tra sgambetti e colpi di scena
Dopo 39 anni di onorato servizio Sergio Repetto, primario di cardiologia interventistica del Circolo è andato in pensione.
Per la cardiologia dell’azienda ospedaliera di Varese si apre una fase cruciale: da tempo è vacante la direzione della cardiologia riabilitativa e ha lasciato per limite di età anche Giuseppe Montemurro che dirigeva l’unità operativa al Del Ponte.
Entro fine mese verrà nominato un primario che individuerà la nuova via decisa dalla direzione generale del Circolo.
La Commissione individuerà una rosa di papabili entro cui il direttore Rotasperti dovrà scegliere il nuovo primario. Se sarà un cardiologo pediatrico si rafforzerà la branca diretta attualmente da Jorge Salerno, se si sceglierà un esperto in emodinamica si proseguirà in una tradizione nata con Repetto e consolidatasi negli anni fino a diventare un vero gioiello. Se, infine, la scelta cadrà su un esperto in riabilitazione si potenzierà l’attività svolta a Cuasso.
In questi giorni si sono registrati alcuni segnali premonitori. E uno di questi ha ferito profondamente Sergio Repetto, 39 anni passati in corsia di cui 25 come responsabile di emodinamica. Il suo addio è stato segnato da quello che lui ha letto come uno "sgarbo": «Sono andato in direzione il 30 giugno scorso alle 19.30 e mi avevamo detto che era tutto in ordine: il mio vice avrebbe svolto il ruolo di facente funzioni in attesa del concorso. Invece, il primo luglio ho scoperto che il direttore generale aveva firmato una delibera che attribuiva la responsabilità al professor Salerno, primario di cardiologia che di fatto accorpa il reparto diretto da me fino al giorno prima. Sono rimasto esterrefatto: non ho avuto nemmeno il coraggio di dirlo alla mia equipe, mi vergognavo. E così loro hanno pensato che fossi d’accordo».
L’ex primario è venuto a sapere che esiste una delibera firmata nella notte che regolarizza in modo inusuale la situazione di “vacanza”: «Dermatologia piuttosto che pneumologia vivono grazie al facente funzioni interno. Così è stato per urologia e, per tanti anni, anche per oculistica. Per cardiologia invasiva si è adottato un altro criterio. Perchè?»
Repetto ritiene questa decisione un giudizio sul suo operato: «Il mio vice è stato di fatto il responsabile del reparto negli ultimi tre anni – commenta amareggiato Repetto – Io svolgevo solo le funzioni burocratiche. Ha le competenze e le abilità per sostituirmi, e ancor di più per reggere il reparto in questo mese, dato che il concorso, già chiuso e fissato, si svolgerà entro fine luglio».
«Io non sono in grado di dire che tipo di medico sono stato – commenta ancora l’ex primario – in questi anni, però, ho visto crescere la fama di questo reparto, il consenso generale: è diventato un punto di riferimento per l’intero territorio. Questa conclusione mi lascia ancor di più sconcertato: avevo creato tutti i presupposti per essere sostituito brillantemente. Anche il piano ferie era stato studiato in modo che il servizio venisse garantito al meglio con continuità».
Un momento decisamente travagliato per il comparto cardiologico del Circolo, la scorsa mattina l’unità coronaria ha registrato la visita dei NAS: ci sono stati alcuni lavori in reparto con i pazienti ricoverati presenti. E la cosa non è piaciuta.
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