«Un carcere in questo prato? E’ un’idea tutta sbagliata»
Il Comune vuole cementificare l'area verde di Bizzozero. I comitati contro la costruzione del carcere vi hanno fatto una grande festa
Trasformare un meraviglioso prato verde in un carcere sembra un’idea decisamente sbagliata vista da qui: sotto il sole, con decine di bambini che giocano e i tavolini pieni di torte e angurie. Ma è una prospettiva fin troppo facile. Si mangia, si beve (solo acqua perché le bibite hanno i coloranti), si sta bene, il luogo è meraviglioso, il contadino porta i bambini a visitare la fattoria e con i volontari della Lipu si può fare un’esplorazione guidata. Insomma, troppo facile, non vale.
Il Comune e Ministro Castelli avranno certamente le loro buone ragioni. Però i dubbi ti vengono, eccome.
La festa l’ha organizzata il coordinamento per il parco sud Bizzozero, il gruppo di cittadini e associazioni che si oppone alla costruzione del supercarcere.
L’amministrazione comunale, in una burrascosa seduta, la notte del 31 maggio, perdendo pezzi di maggioranza, ha votato la delibera che rende costruibile l’area. Il progetto è quello di liberare la zona dei Miogni, in pieno centro, e spostare i detenuti in una nuova e più moderna struttura.
«Credo che l’idea di costruire un carcere qui sia sbagliata da tutti i punti di vista. E’ un’area pregiata che potrebbe essere utilizzata da tutti e che bisogno c’è di un supercarcere? Se proprio si deve fare, avrebbe più senso utilizzare una zona già compromessa dal punto di vista ambientale, ma non è detto che non si possa migliorare l’attuale carcere dei Miogni».
Al sindaco Fumagalli e alla sua maggioranza i cittadini del coordinamento rimproverano la mancanza di democrazia. «Non hanno fatto una sola assemblea nel quartiere» spiega Orlandi. Ora si pensa alle contromisure. Prima la festa, poi, forse, un ricorso al Tar contro la delibera.
Gli organizzatori hanno voluto lanciare un messaggio di speranza, l’ hanno chiamata "prima festa al parco" e sognano di poter ripetere un’esperienza di socializzazione che divenga l’inizio di un cammino comune per tutta Bizzozero e Varese. Creare uno spazio per i cittadini, invece che una grande gabbia.
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