«I disagi continuano e noi ci autoriduciamo l’abbonamento»
Il comitato pendolari di Milano-Novara parla di “stato di crisi” delle Fs. Richiesto un impegno ufficiale da parte degli enti
«La protesta monta. Siamo convinti che i pendolari stiano intraprendendo con impegno questa azione». A parlare è uno dei responsabili del Comitato Pendolari della linea Milano – Novara, che per primo ha proposto per il mese di febbraio lo sciopero del biglietto. Insieme a loro è sceso in campo anche un gruppo spontaneo, il Comitato Pendolari della linea Milano – Gallarate, che invita a solidarizzare con questa iniziativa.
Le speranze per domani sono piuttosto ottimistiche. «Stamattina sui treni che ogni giorno portano lavoratori e studenti da Novara a Milano non c’era nemmeno bisogno di consegnare altri volantini. La maggior parte dei viaggiatori era già in possesso del materiale e pronta ad aderire».
Il comitato è nato dopo il 12 dicembre, data in cui è entrato in funzione il sistema metropolitano delle Fs (Ferrovie dello Stato). «Avevamo già un presentimento. Ci sembrava che gli addetti Fs avrebbero avuto improvvisamente troppi treni da gestire. Purtroppo il servizio è notevolmente calato di li a poco».
Quella di domani non è la prima iniziativa del comitato. Dopo aver raccolto firme e fatto petizioni sono arrivati ai primi di gennaio a bloccare un treno alla stazione di Vittuone.
Il 14 gennaio è stato quindi indetto un incontro dei comitati con Fs, Trenitalia, RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e Regione Lombardia.
«Allora le nostre richieste erano piccole e mirate. Ridurre i ritardi e aumentare la capienza dei treni, servizi minimi da garantirci. Non solo non abbiamo ottenuto niente, ma ci hanno detto di non farci illusioni perché per due anni la situazione non sarebbe migliorata».
Ora qualcuno parla di “stato di crisi”. «Non è un caso che continuino a nascere nuovi comitati pendolari».
Le richieste del comitato intendono adesso prendere una nuova direzione. «Ora siamo diventati più radicali. Le Fs sono venute meno al contratto che esiste fra loro e gli utenti. Le operazioni intraprese dovevano essere di progresso, invece è stata una scelta pessima, attuata senza avere materiali e strutture in qualità e quantità adatta. Chiediamo modifiche strutturali del sistema e impegni ufficiali affinché la situazione torni decente».
Per il momento lo sciopero è stato indetto solo per febbraio. «E’ una sorta di autoriduzione dell’abbonamento del 50 per cento. Abbiamo già pagato a gennaio, non intendiamo farlo anche questo mese. C’è chi pensa che già questa iniziativa sarà sufficiente per smuovere le acque e chi invece che sarà necessario continuare. Per ora non escludiamo niente, nemmeno una proroga a marzo».
Oltre a ritardi, soppressione di treni e sovraffollamento, c’è un altro problema che i pendolari lamentano. «In questi mesi c’è stata una totale assenza di informazioni da parte di Fs verso noi utenti. Per fortuna che fra i pendolari la comunicazione è invece molto efficace».
Per contattare il comitato:
www.comitatopendolari.bravehost.com
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