Venezia 53 o 56-84? Ricordate Mediterraneo di Salvatores?
È ritornato l'oracolo di Delfi
Venezia 53 o 56-84?
Ritorno da Delfi, dove ho trascorso le mie vacanze e riprendiamo il discorso. Non posso tacere sul mio soggiorno nell’Ellade. In particolare, mi reco, gita di due giorni, a Kalambaka, presso le cosiddette Meteore. Entro in vari monasteri: S.Stefano, Grande meteora, San Nicolò. In uno di questi alcuni monaci basiliani cantano il Padre Nostro in greco antico. E sembra uscito dal Film Mediterraneo quello che dice: "Italiani, Greci una faccia, una razza." Rimiro i dipinti ed un mio amico esclama : "Questi? Restaurati da tenente italiano?" Ci soppesano con sguardo interrogativo. Probabilmente non conoscono Salvatores.
4 – 9-10 – 25 -27: dalla biblioteca di Varese la cinquina di Plotino.
Prima di incontrare gli amici aritmetici-cabalistici mi reco in breve visita alla Biblioteca Comunale di Varese. Nella penultima sala del piano terra girando attorno allo scaffale di destra, ci si imbatte nel settore (9-10 libri!!??!), dedicato alla "filosofia antica e occidentale". 9-10 volumi sono molti, sono pochi, sono di qualità? Fatto sta che si trovano tutti lì. La mia attenzione è attirata da tre (3-9-10) libri con la copertina verde, facenti parte della collana intitolata "breviario": Plotino, "ultimo filosofo" del mondo greco, il più grandeasceta e mistico della realtà pagana, 205-270 d.C. (25-27+2-50-70); quindi Kierkegaard e Voltaire. Leggo qualche pagina a caso e dopo aver appreso che il mio conterraneo dichiara di volersi attenere all’insegnamento di Platone, desiderando la ricerca incessante della verità e della contemplazione di Dio attraverso la vita additata dal maestro, annoto questa frase: "Ma che resta di noi? Rimane ciò che noi veramente siamo: il nostro io". A questo punto mi piacerebbe scoprire che la Biblioteca di Varese in realtà possegga altri volumi della stessa collana, soprattutto quelli riguardanti Aristotele e Seneca.
Venezia: 53 o 56-84?
Qualche mese fa (vedere in archivio i nostri vari sermoni sui ritardatari in genere, oltre l’aneddoto sull’origine del gioco degli scacchi che mostra i rischi dei rilanci esponenziali, di doppio in doppio pur partendo da un solo euro), dissentivamo fortemente da tutti coloro che incoraggiavano a puntare sul 53, preferendo la ricerca di abbinamenti. Nel frattempo ho incontrato un Dante raggiante, pur essendo atarassico per definizione, che ha centrato su Venezia l’ambo 52-55. Ricordiamo le sue quartine: 52-53-55-75 e 30-52-53-55. Osserviamo quest’ultima combinazione: la sera in cui ha centrato l’ambo secco su Venezia 52-55, l’ambo 30-53 è uscito a Roma. Per stringere:
a) l’interrogativo 53 o 56-84 è retorico. Sapete bene che preferiamo abbinamenti a singles. Ci viene incontro un pragmatico Gianni Lo Storto che ci propone di giocare la terzina 53-56-84, (+75-25, dalla posta 75 centesimi sull’ambo e 25 sul terno) Spinte positive provengono dalla sortita nell’ultima estrazione dell’ambo 56-84 su Palermo e del 75 a Venezia, non trascurando 30 e 63.
b) Gli ambi secchi di Dante con il 53: 30-53; 52-53; 53-55; 53-75. Un poeta come Vito, caposcuola degli aritmetici-cabalistici propone su tutte 30-52-53-55-75 (solo quaterna, 90 centesimi e cinquina 10 centesimi). Peppino tutte ruote annota.
Conclusioni: Palermo 79-82+73-30-38 (Dante propone70-71-73-12-57); Milano 4-89+5-7-48-68-80-90 (Beppe a colpo 4-5-24-25-27). Stop. 9-10.
La giornata della memoria, da noi largamente anticipata con varie citazioni, ci ha proposto, nel pomeriggio, su Retequattro, il Diario di Anna Frank, un vecchio film in bianco e nero, e l’indimenticabile "Pianista" su Raiuno. Per Il week-end, potremmo continuare a riflettere sul tema rileggendo "La banalità del bene" di Deaglio, stringato resoconto di quanto fece e di come si adoperò Perlasca (sottotitolo per la tv – un eroe italiano) per sottrarre migliaia di bambini donne e uomini all’orrore nazista. C’è un rimedio ai guasti prodotti dalla belva umana: non spegnere mai le luci della coscienza. Per coloro che fuggono, Mediterraneo di Salvatores con un impareggiabile Diego Abatantuono nei panni di un sergente italiano alla conquista di un’isola greca, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il vostro oracolo di Delfi
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