Ospedale nuovo, «Non siamo molto in ritardo»
Carlo Lucchina, direttore generale, fa il punto della situazione
«Il cantiere vero e proprio doveva partire ad aprile, se calcoliamo il ricorso al Tar, poi ritirato, ma che ci ha fatto perdere almeno due mesi, non siamo poi così esageratamente in ritardo sui tempi dei lavori». Carlo Lucchina non nasconde il proprio disappunto per alcune domande poste dal nostro giornale. Riportiamo di lato tutti i link agli articoli più importanti di Varesenews. Questo pomeriggio si terrà una riunione per affrontare ancora alcune questioni di natura tecnica. Aprire il cantiere delle aziende appaltatrici e soprattutto firmare il contratto sembrano i problemi minori e di più semplice esecuzione, ma intanto stiamo ancora aspettando.
Lucchina ha la speranza di recuperare buona parte del tempo trascorso attraverso una variante ai lavori. Di questo ne parlerà però in modo ufficiale tra un paio di settimane dopo aver fatto le verifiche necessarie.
Da parte dell’ospedale arrivano rassicurazioni, ma qualche problema non raccontato comunque rimane.
Il 10 gennaio, a seguito di un primo incontro con Lucchina, e dopo aver già intervistati i vertici della CMB di Carpi, che si è aggiudicata l’appalto, scrivevamo, "Il direttore generale si è impegnato a tenere in massima attenzione il problema della comunicazione. È assolutamente sciocco alimentare allarmismi e polemiche su quanto avverrà in città nei prossimi mesi. È però altrettanto vero che questi potranno essere minimizzati proprio grazie a un attento lavoro, che da una parte trovi le adeguate soluzioni tecniche e pratiche, e dall’altra tenga costantemente aggiornati i cittadini sullo stato dei lavori".
Oggi, pur comprendendo le difficoltà del varo della gigantesca opera, chiediamo cortesemente solo questo. È il nostro lavoro
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