Un milione di libri in prestito: «Devono restare gratuiti»
Bruxelles ci accusa di violare i diritti d'autore con il prestito gratuito. Si oppongono i bibliotecari e anche il leghista Reguzzoni. Sono 1 milioni e 800 mila i volumi a disposizione in provincia
Il prosciutto, il cioccolato, il latte. A volte l’Europa ci lascia di sasso. E ci chiede di modificare abitudini e tradizioni secolari. Ora però ha esagerato, mettendo in discussione il prestito bibliotecario gratuito.
Indovinate chi ha reagito, in difesa della cultura per tutti? La Lega. Li accusano di essere rozzi, i leghisti, ma intanto è il consigliere regionale bustocco Giampiero Reguzzoni ad aver chiesto al consiglio regionale di appoggiare la battaglia per il mantenimento del prestito gratuito. In altri tempi, l’avrebbero chiamata “battaglia di civiltà”.
Oggi, il mondo è strano, e l’Europa, che pure ha creato uno spazio di pace per milioni di cittadini usciti da una devastante guerra mondiale, ci chiede di eliminare una delle più antiche conquiste della cultura italiana: i libri gratuiti, in prestito, la linfa alla cultura personale di milioni di italiani, di tutti i ceti sociali.
La procedura di infrazione della Commissione europea, aperta a gennaio, accusa sei paesi, tra cui l’Italia, di non rispettare i diritti d’autore. Gli Stati membri possono tuttavia derogare a queste disposizioni e trasformare il diritto di prestito esclusivo, garantito agli autori, in semplice diritto ad un’equa remunerazione. Proprio questa è la richiesta: una quota di noleggio, da destinare agli autori; provvedimento a cui non hanno ottemperato Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Lussemburgo e Irlanda
Una monetizzazione che stravolge una consuetudine secolare, che ha portato l’Italia all’istituzione di una biblioteca in ogni paese.
Solo in provincia di Varese, ci sono, pensate, 113 biblioteche. 88 sono riunite in servizio di prestito interbibliotecario coordinato dall’Ente Provincia, finanziate da contributi regionali e comunali. Ogni giorno, sono a disposizione di tutti i varesini ben 1.860.000 libri.
«E’ falso che il prestito gratuito tolga lettori agli autori di libri, è vero invece il contrario» dicono gli estensori del Manifesto in difesa del prestito gratuito in biblioteca, un gruppo di lavoro trasversale che sta realizzando una petizione on line per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Il testo dell’appello ricalca quello stilato qualche settimana fa dai bibliotecari spagnoli: «Quando una biblioteca compera un libro – recita – non soltanto corrisponde i relativi diritti d’autore, ma in aggiunta investe spazio, tempo e risorse nel catalogare, accudire al prestito e alla vita del libro, trasformandosi in questo modo nel migliore alleato di autori ed editori».
Il leghista Reguzzoni non la pensa tanto diversamente: «Il ticket sui libri – scrive nella sua mozione – rappresenterebbe la chiusura di molte biblioteche o se non altro il venir meno di quei presupposti che sono alla base dell’esistenza stessa delle biblioteche, ovvero la diffusione della cultura e l’amore per i libri».
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