Il BAFF “popolare” conquista la città e la politica

Dopo il successo di pubblico anche la politica approva il festival del cinema di quest’anno. Ma per conoscere i conti della manifestazione bisognerà aspettare ancora un po'

Sono lontani i tempi in cui il Busto Arsizio Film Festival era bollato come un inutile spreco di denaro pubblico. L’edizione 2014, la prima guidata da Steve Della Casa, lo aveva promesso sin dalla presentazione del programma: «Sarà un festival popolare». E in effetti così è stato. Migliaia di persone hanno preso parte alle proiezioni, moltissime agli incontri e ai dibattiti per quella settimana che ha acceso letteralmente i riflettori del cinema sulla città. Francesco De Gregori, Claudio Amendola, Geppi Cucciari e Ferzan Özpetek sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno solcato i palchi del festival. 

Ma non è ancora arrivato il tempo di calare il sipario su questa edizione. Nell’ultima commissione consiliare la palla è infatti rientrata nel campo della politica che, per la prima volta, non si è diviso sul caso. Tutti, maggioranza e opposizione, hanno riscontrato l’ottima riuscita della rassegna cinematografica di quest’anno e generalmente sono stati espressi indirizzi positivi e fiduciosi anche in vista delle edizioni del futuro. 

Ma per avere i numeri di questa edizione, però, bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo. Il primo dato veramente significativo snocciolato per l’occasione è quello che riguarda gli studenti: sono stati 4.000 quelli che hanno preso parte alle proiezioni del BAFF. 
Per gli altri numeri, quelli in euro, bisognerà ancora pazientare. Il bilancio della manifestazione non è ancora stato approvato e dunque, fino a quel momento, ci sarà massimo riserbo. L’interesse però è molto. Nel 2013, infatti, il Busto Arsizio Film Festival aveva assorbito la metà dei contributi che la città ha messo a disposizione per le iniziative culturali e più volte nel corso degli scorsi mesi il sindaco Gigi Farioli aveva spiegato la sua intenzione di ridurre sempre più il contributo al Baff. Si vedrà.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Giugno 2014
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