Melazzini: la Regione aiuti le imprese
L'assessore alle Attività produttive Melazzini è intervenuto oggi a un incontro in Bocconi promosso dalla Cgil, intanto il M5S rivolge proprio a un'interrogazione scritta sul progetto di internazionalizzazione rivolto alle imprese lombarde
Investire sulla cultura perché «nessuna legge esterna può cambiare in profondità i comportamenti delle persone», lavorare in squadra tra Istituzioni, in maniera da rendere patrimonio comune le azioni positive che ciascuno fa, costruire le strade per dare risposte concrete e sostenere le imprese, perché in questo modo si riducono le spinte verso l’illegalità». Sono queste le misure indicate dall’assessore alle Attività produttive, della Regione Lombardia, Mario Melazzini, per «creare sviluppo e occupazione attraverso la legalità», intervenendo oggi, all’Università Bocconi di Milano, al convegno, promosso dalla Cgil.
«Compito nostro – ha aggiunto l’assessore – è garantire strumenti concretamente applicabili, nel rispetto delle regole, per impedire che la situazione attuale di crisi apra le porte all’illegalità. È necessario dare una spinta alla crescita. Una economia legale è una economia in cui si investe in ricerca, innovazione e sviluppo e si crea una cultura favorevole all’impresa è una contesto in cui le aziende possono crescere». Melazzini ha ricordato a questo proposito l’approvazione della Legge regionale 11 ‘Impresa Lombardia’, «è basata su quattro principi fondamentali: fiducia, responsabilità, sussidiarietà e innovazione. È anche importante – ha sottolineato l’assessore – promuovere una buona burocrazia, in grado di semplificare i percorsi rendendoli efficienti e trasparenti».
Intanto il Movimento 5 Stelle della Lombardia ha depositato una interrogazione a risposta scritta rivolta all’assessore Melazzini sulle risorse utilizzate per il piano di internazionalizzazione delle aziende lombarde che avrebbe dovuto stimolare il sistema produttivo e accrescerne la competitività.
Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, spiega: «Una delibera di agosto della Giunta elenca le misure adottate nel 2013 per sostenere l’internazionalizzazione delle aziende come facilitazione di accesso al credito e iniziative promozionali all’estero come quella di Shanghai alla fiera PTC e a Mosca. Allo stesso modo, il progetto ‘Smart cities e communities’ che avrebbe dovuto rilanciare l’innovazione allocava oltre 16 milioni di euro per progetti di sostenibilità aziendale e innovazione sociale».
«Chiediamo all’Assessore i risultati concreti dei progetti nell’ambito dell’internazionalizzazione e dello sviluppo delle aziende e soprattutto come mai il fondo ‘Missione e sviluppo economico’ a fronte di un finanziamento di 418 milioni di euro sono stati impegnati solo con 133 milioni. Un po’ poco se pensiamo alle difficoltà delle aziende lombarde», conclude Buffagni.
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