Varese rilancia i suoi siti, patrimonio dell’Unesco
Gite guidate nei siti di Castelseprio, Monte San Giorgio, Sacro Monte e Isolino Virginia. Il progetto prevede la preparazione di ragazzi-ambasciatori in vista dell'expo 2015

Nel corso dell’incontro di presentazione, in cui si è parlato di questa iniziativa e dei riscontri che avrà in futuro, sono state esposte le modalità con cui le visite avverranno e le finalità del progetto.
Sono 4 i siti coinvolti che appartengono al patrimonio dell’UNESCO e che danno lustro alla provincia di Varese : Castelseprio, Monte San Giorgio, Sacro Monte e l’Isolino Virginia. Quattro tasselli dell’ampio bagaglio storico e culturale italiano – che conta ben 44 siti – che purtroppo rimangono spesso sconosciuti agli stessi abitanti di Varese.
Lo scopo di questa proposta è appunto coinvolgere le scuole in un’opera di sensibilizzazione sul territorio, per permettere ai ragazzi di venire a conoscenza della la storia locale, organizzandovi gite d’istruzione così da venire in contatto con la realtà territoriale e storica di Varese.
Le visite saranno gratuite, grazie alla collaborazione di 4 enti territoriali: la Provincia di Varese, l’Ufficio Scolastico per la Lombardia, la Fondazione Comunitaria del Varesotto ONLUS, e dell’Agenzia del Turismo della provincia di Varese, che hanno fornito fondi e materiali per la riuscita del progetto.
Le visite saranno comprese tra Febbraio e Maggio, e comprenderanno una presentazione guidata del sito. I ragazzi coinvolti sono circa 4mila e 41 sono gli istituti.

Presente alla conferenzaa anche il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Claudio Merletti: «La scuola non può che essere protagonista di iniziative come queste che tendono a insegnare le proprie origini, la propria cultura e le proprie prospettive.- afferma, aggiungendo – è necessario che i ragazzi divengano portatori di nuove conoscenze».
In 3 mesi sono già 3426 gli studenti che hanno partecipato al progetto, nei siti di Castelseprio, Sacro Monte e Monte S. Giorgio. L’Isolino Virginia rimane ancora un punto di domanda, Dario Galli ha precisato che il sito, essendo raggiungibile via acqua, richiede una maggiore organizzazione e che sarà “aperto” alle visite delle scuole soltanto il prossimo anno.
Carlo Massironi, segretario generale della Fondazione Comunitaria del Varesotto, ha precisato che la fondazione ha dato grandi contributi al progetto, per promuovere il territorio. In circa 12 anni di attività sono stati distribuiti in progetti per il territorio ben 41 milioni: «In questi ultimi anni abbiamo potuto appurare come la volontà di promuovere la nostra provincia sia cresciuta in termini di progettualità, occasioni già esistenti e altre invece nuove. Varese e la sua provincia hanno moltissime potenzialità in tal senso, tante occasioni di promozione territoriale, ora occorre portare avanti il non semplice compito di valorizzarle e farle crescere».
Massironi specifica che quello della sua associazione non è stato un coinvolgimento prettamente economico, ma bensì legato alla precisa intenzione di far conoscere la realtà storica ai suoi abitanti.
In rappresentanza dei 4 siti, ha partecipato alla conferenza Alberto Marchi, Site Manager del sito
Monte San Giorgio, che è uno dei 4 siti naturali presenti in Europa – insieme alle Isole Eolie, alle Dolomiti e all’Etna- una caratteristica che lo rende ancora più unico grazie ai reperti fossili invenuti.

Ha precisato che uno degli scopi prefissati è quello di rendere i giovani che si sono avvicinati a queste realtà territoriali “ambasciatori” di quello che hanno appreso. Inoltre è in cantiere la possibilità di realizzare un sito per le persone con disabilità, permettendo loro di conoscere le realtà territoriali senza difficoltà.
Al progetto a contribuito l‘Agenzia del Turismo della Provincia di Varese, diretta da Paola della Chiesa, che ha contribuito all’iniziativa distribuendo ai ragazzi che visiteranno i siti una cartina dei luoghi di interesse sul territorio e un segnalibro con le immagini dei 4 siti.
Ma il progetto non finisce qui, e continuerà sulla falsa riga dell’esperienza proposta da Paola della Chiesa nell’ambito dei Mondiali Master di canottaggio, supportata da Dario Galli, dove ragazzi – circa 500 studenti – provenienti da differenti scuole hanno fornito un servizio di volontariato. I ragazzi erano stati inseriti in diversi punti strategici, ad esempio gli info point erano presieduti da 20 studenti provenienti dalla scuola Europea. Fra i requisti era prevista la conoscenza dell’inglese.
Dal canottaggio ai siti UNESCO, l’idea è la stessa. Verranno selezionati 400 ragazzi – in termini di conoscenza delle lingue, di competenze disciplinari e scolastiche – per poi essere formati nelle materie linguistiche e fungere da “guide” in questi siti UNESCO, anche in vista dell’expo 2015.
Dario Galli si dice entusiasta dell’idea, e afferma che vorrebbe vedere espandersi questo tipo di modalità all’expo stessa «Ragazzi in divisa, che conoscono anche due o tre lingue straniere danno un’immagine giovane e fresca dell’Italia».
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