Nessuno da salvare in casa Cimberio

Clark segna ma non difende, Johnson lotta a rimbalzo ma fa zero punti, Polonara surclassato dalle ali di Bucchi. La partita di Brindisi è una Caporetto

SCEKIC 4,5 – Al rientro, se possibile è ancora più immobile di altre volte. Non basta qualche difesa d’esperienza a fargli lasciare un’impronta positiva sulla gara: i lunghi di Brindisi non hanno forse la stazza del pivot ma vanno al triplo della velocità e giocano due metri più in alto del serbo.

SAKOTA 5 (foto) – Infiocchetta il tabellino con 5 punti a inizio ultimo quarto, fuori tempo massimo per cambiare volto alla partita. In precedenza però trasforma Zerini in Olajuwon, cosa che gli procura un lunghissimo passaggio in panchina.

RUSH 4,5 – Contro avversari del genere sarebbe uno dei pochi in grado di reggere il confronto sotto il profilo fisico e atletico, ma mette in campo le sue qualità solo in qualche rara difesa allungata. Per il resto continua a mancare quel salto di qualità che lo farebbe competere con squadre di alta classifica.

CLARK 5 – Tiro da 8, regia e difesa da 4: facciamo la somma (16), dividiamo per tre ed ecco il voto del neo-papà che ha il solo merito di fare spesso canestro, cosa non scontata per i suoi compagni. Ma come detto altre volte, il basket non si misura solo da questo, soprattutto per chi di mestiere fa il playmaker, il ruolo più delicato in una squadra.

BANKS 5 – Sarà un caso, ma l’unico momento in cui incide è quello in cui la Cimberio combina qualcosa di buono, nel terzo periodo. Ma prima e dopo sparisce dal campo o quasi, salvo qualche rara serpentina in attacco. Troppo poco.

DE NICOLAO 4,5
– La sua idiosincrasia a Frates è cosa nota, quindi è anche uno di quelli da cui ci si aspetta una maggiore presa di responsabilità. A Brindisi però sembra il classico play da A2, che al piano di sopra va a sbattere contro gente grossa ma veloce ed esperta.

JOHNSON 4,5 – Unica attenuante, non vede quasi mai un pallone come si deve in attacco. Però il pivot titolare non può in nessun caso concludere una partita con zero punti, soprattutto se il giocatore in questione è famoso per essere un leader e un discreto bomber. Regge a rimbalzo, in difesa non può miracoleggiare.

ERE 5,5 – Finché c’è una partita, è l’uomo in grado di fare canestro nella Bizzozi-Band, anche se alla lunga sparisce completamente dai radar. Snaer è, con Chiotti, l’unico brindisino insufficiente anche se bisogna vedere gli eventuali meriti di Ere e i demeriti dell’ala pugliese.

POLONARA 4 – Al primo possesso segna da tre punti, ma il buon giorno non si vede dal mattino. James lo surclassa, Todic pure e lui, uno dei pochi che potrebbe accendere i razzetti sotto ai piedi, per tutta risposta non va mai dentro l’area concludendo la partita con due tiri da sotto e sei da lontano (unico a segno, quello in avvio) con due rimbalzi, zero falli subiti e poker di palle perse.

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Pubblicato il 02 Marzo 2014
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