Svizzera, vince la destra. Sì ai limiti per immigrati e frontalieri
Risultato a sorpresa per l'iniziativa dell'Udc "Contro l'immigrazione di massa". Popolo e cantoni votano a favore, in Ticino il sì trionfa
È un risultato clamoroso, quello ottenuto oggi dalla destra svizzera. L’Udc elvetico ha vinto di misura al voto la sua storica battaglia gettando così le basi per limitare la presenza degli stranieri all’interno dei confini della Confederazione. La votazione federale (tra i massimi strumenti di democrazia diretta) dell’iniziativa popolare "Contro l’immigrazione di massa" ha spaccato in due il Paese, ottenendo a sorpresa la maggioranza dei consensi di popolo (cittadini avanti diritto di voto) e cantoni, come richiesto per essere considerata approvata a tutti gli effetti.
Come previsto dai sondaggi hanno votato a favore i cantoni della Svizzera Tedesca e Italiana mentre la Svizzera Romanda si è confermata contraria. Un risultato finale di questa portata non era però stato immaginato. I promotori sono riusciti a cavalcare il malcontento della popolazione nei confronti di una componente straniera sempre più numerosa (sia in termini di immigrati residenti che in termini di lavoratori pendolari).
I dati del voto:
Numeri e risultati
Cosa cambia dopo il voto – Il successo alle urne obbliga Berna a prevedere, entro tre anni, dei contingenti ai permessi di dimora e limitare l’ingresso in Svizzera. Le implicazioni sono ancora da comprendere a pieno ma ci si può attendere una rivoluzione nelle relazioni tra la Svizzera e l’Unione Europea. Per molti osservatori si tratta di un netto ritorno al passato, rispetto ai progressi raggiunti da oltre un decennio in materia di libera circolazione delle persone.
L’introduzione delle quote, secondo quanto precisato nel testo votato oggi, sarà estesa anche ai frontalieri. Per quanto riguarda il mercato del lavoro sarà previsto inoltre un meccanismo di preferenza per i cittadini svizzeri nelle procedure di assunzione.
L’approvazione dell’iniziativa introduce inoltre un contrasto tra i trattati internazionali e la volontà popolare. Gli accordi conclusi in questi anni tra la Svizzera e l’Unione europea, primo fra tutti quello sulla libera circolazione, dovranno dunque essere rinegoziati.
Trionfo del "sì" in Canton Ticino – In Canton Ticino, dove l’Udc era sostenuto anche dal partito più forte, la Lega dei Ticinesi, il sì ha letteralmente trionfato superando il 68 per cento dei consensi. Nessuna sorpresa quindi su questo fronte, anche i sondaggi avevano previsto un consenso così esteso (nella foto "Bala i ratt", discussa campagna anti italiano riproposta dall’Udc in vista del voto).
L’effetto della votazione è però tuttaltro che scontato e costringerà a riflettere anche sui rapporti tra territori vicini come Ticino e Lombardia per quanto riguarda il tema più caldo, quello dei lavoratori frontalieri (soprattutto varesotti e comaschi) oltre confine. Attualmete in Ticino lavorano circa sessantamila italiani.
I risultati cantone per cantone
Leggi – Svizzeri al voto sui frontalieri. E i topi tornano in campagna elettorale
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