La Unendo Yamamay resta senza benzina

Conegliano si conferma bestia nera delle bustocche e sbanca il PalaYamamay nell’andata dei quarti di finale di Coppa Italia: belle per due set, le biancorosse calano alla distanza. Mercoledì 29 il ritorno a Treviso

Cambiano le prestazioni, ma non la sostanza: l’incrocio con Conegliano si rivela ancora maledetto per la Unendo Yamamay, che esce sconfitta per 1-3 anche dalla sfida di andata dei quarti di finale di Coppa Italia e avrà bisogno di una vera e propria impresa nel ritorno (mercoledì 29 gennaio al Palaverde) per accedere alla final four di Treviso. Dei quattro confronti stagionali con l’Imoco, questo è forse quello che vede Busto più vicina a cancellare il tabù: dopo un primo set dominato dalla classe dell’ex Carli Lloyd, decisiva in tutti i fondamentali, per tutto il secondo set e gran parte del terzo (fino al 15-11) la squadra di Parisi gioca una pallavolo concreta ed efficace, ritrovando battuta e muro smarriti e mettendo in grossa difficoltà l’Imoco. Poi la favola finisce: si inceppa l’attacco, sale in cattedra Barazza a muro, le pantere riprendono fiducia e controllano il quarto set dall’inizio alla fine. La coperta della squadra di casa, ancora una volta, è corta: la buona notizia è la splendida serata di Ortolani, che per lunghi tratti trascina le compagne in attacco e dà un fondamentale contributo anche in seconda linea. Quella cattiva è che mamma Serena resta troppo spesso sola in fase offensiva: Buijs va a corrente alternata, Marcon e Arrighetti sbattono contro il muro veneto (e se il capitano si fa perdonare in difesa, per Piske è una serataccia a tutto tondo). La ricezione questa volta funziona molto bene e Leonardi fa gli straordinari per recuperare palloni impossibili, ma se poi non c’è nessuno a metterli a terra crolla il castello di carte. E se non si riesce a portare a casa un set come il terzo, con Fiorin ferma allo 0 su 9 in attacco, vuol dire che per le bustocche c’è ancora molto da lavorare, sul piano tecnico prima ancora che su quello dell’atteggiamento. Nel frattempo, però, un altro degli obiettivi stagionali rischia di sfumare.

LA PARTITA – Circa 3200 spettatori al PalaYamamay, non male per una partita non compresa nell’abbonamento stagionale. “Benvenuti nell’inferno biancorosso” scrivono i tifosi di casa, con in mano tanti cartoncini rossi a simboleggiare le fiamme accese. Entrambe le squadre sono in formazione tipo; per Conegliano si rivede in panchina anche l’infortunata Calloni.
Buon avvio di gara per la Unendo Yamamay, che trova ottime soluzioni offensive con Ortolani (3-1) e si porta sul 6-3 grazie a un errore di Barazza. Conegliano raggiunge però il pareggio con un ace di Nikolova (7-7) e si procede a braccetto, con il muro bustocco che fatica a prendere le misure. Un altro ace di Barazza regala il primo vantaggio all’Imoco sul 12-14 e Fiorin buca ancora il muro bustocco dopo un mezzo miracolo di Lloyd (13-16), convincendo Parisi al time out. Dopo lo stop, Nikolova porta a 4 il vantaggio delle venete, e Lloyd si fa sentire anche a muro fermando Buijs per il 14-20. Parisi gioca la carta Bianchini in battuta, Busto risale fino al 18-22 ma Barazza si procura 5 set point e, dopo due errori, è Fiorin a chiudere i conti.

Anne Buijs è protagonista in apertura di secondo set con due attacchi e un muro per il 4-2; due errori dell’Imoco regalano il 6-3 e Ortolani tiene avanti la Unendo Yamamay (9-7). Conegliano approfitta di due palloni completamente fuori bersaglio di Buijs per pareggiare a quota 11, ma Wolosz e Ortolani riportano Busto sul 14-11 e Gaspari ferma il gioco. Un gran recupero difensivo di Arrighetti frutta il 16-13 e sul servizio di Wolosz arriva un altro break per il 19-14, malgrado l’ingresso di Tirozzi per Fiorin. Sul 20-15 va in battuta Marcon che chiude ogni discorso con un parziale di 4-0; determinante in questo set l’efficacia delle bustocche dai nove metri. Dopo due set point annullati, il servizio in rete di Kauffeldt vale l’1-1.
Imoco sempre appannata e Ortolani sempre “in palla” nei primi punti del terzo set: è Serena firmare il primo allungo bustocco sul 5-3, mentre l’errore di Nikolova concede il 7-4. Arrighetti, che festeggia oggi il suo ventinovesimo compleanno, tiene a distanza le avversarie (12-9), poi si fa sentire anche a muro insieme a Wolosz per il 15-11. Conegliano risponde a sua volta con tre muri consecutivi, due su Marcon, che lascia il posto a Bianchini; ancora Ortolani ferma momentaneamente l’emorragia di punti mettendo a terra il 16-14, ma Barcellini completa la rimonta per il 17-17. Un fortunoso ace di Donà e un errore di Buijs regalano il 18-20 all’Imoco, poi Lloyd sorprende l’olandese con il servizio vincente del 19-22; sbavature che costano care, perché Bianchini commette un’infrazione nel tentativo di rimandare dall’altra parte il pallone (22-24) e Nikolova mette giù il 23-25 dopo due occasioni per il 24-24 non sfruttate da Marcon.

Conegliano ha ripreso fiducia e lo si vede in avvio di quarto set: subito 0-5 con Fiorin e Kauffeldt, malgrado le difese generose di Leonardi e il time out chiamato da Parisi. La Yama barcolla, ma si rimette in scia sul servizio di Ortolani (5-6); Marcon però è regolarmente murata da Barazza e lascia di nuovo il posto a Bianchini, che a sua volta sbaglia per il 7-12. Ortolani tiene ancora a galla le “farfalle” (11-13) ma Nikolova allunga nuovamente bucando il muro bustocco per il 12-17. Inevitabile il time out bustocco, ma Conegliano ha ormai la partita in mano e dilaga sul servizio della stessa bulgara, addirittura fino al 12-21. Si aspetta ormai solo la conclusione del match, che arriva con il primo tempo vincente di Barazza per il 16-25.

LE INTERVISTE – Non nasconde la preoccupazione Carlo Parisi dopo l’ennesima sconfitta stagionale: “Il tempo passa, ma non abbiamo ancora fatto il piccolo (o grande) step dal punto di vista emotivo. Continuiamo a evidenziare gli stessi limiti e a non avere la lucidità necessaria nelle situazioni studiate in allenamento: facciamo una cosa buona e subito dopo arriva un errore. Rispetto alla partita di domenica scorsa a Conegliano secondo me c’è stato un passo indietro, se si considera che giocavamo in casa”. Dal punto di vista tecnico ci sono pochi dubbi su cosa non abbia funzionato: “Ci è mancato il contrattacco: entrambe le squadre hanno avuto a tratti una buona fase di muro e difesa, ma loro l’hanno sfruttata molto meglio”. E Serena Ortolani non può che confermare la diagnosi: “Purtroppo non riusciamo a evitare questi filotti di punti subiti che ci condizionano, dobbiamo avere più sicurezze. Personalmente mi sento molto bene, inizio a essere abbastanza costante, ma dalle difficoltà dobbiamo uscire tutte insieme”.

Quello che ha fatto senza dubbio Conegliano nel momento di crisi tra secondo e terzo set: “Abbiamo reagito alla grande, è stata una vittoria della squadra – commenta Cristina Barcellini – e dal quarto set è cominciata un’altra partita. Nelle sfide con Busto Arsizio il nostro attacco ha sempre funzionato meglio del loro e credo che questo sia un fattore decisivo”. Marco Gaspari è un fiume in piena e per la Unendo Yamamay ha (quasi) solo elogi: “Stanno crescendo giorno per giorno, e adesso che non hanno più la Champions possono lavorare molto meglio in allenamento. Sinceramente stasera mi hanno fatto soffrire, ho rivisto qualche fantasma del passato. La chiave della vittoria è stata l’organizzazione a muro e difesa, poi nel terzo set siamo stati bravi a spingere in battuta, e in questo senso ci è servita la lezione di Omsk”. E sulla sua squadra aggiunge: “Adesso arriverà un centrale e potremo aumentare il nostro livello di gioco, sono curioso di vedere dove possiamo arrivare”.

Unendo Yamamay Busto Arsizio-Imoco Conegliano 1-3 (21-25, 25-17, 23-25, 16-25)
Busto A.: Ortolani 17, Degradi ne, Garzaro 8, Bianchini, Michel ne, Leonardi (L), Marcon 5, Spirito, Buijs 17, Arrighetti 6, Wolosz 3, Petrucci ne. All. Parisi.
Conegliano: Lloyd 5, Fiorin 14, Daminato, Kauffeldt 9, Donà 1, De Gennaro (L), Nikolova 22, Bechis ne, Barcellini 9, Tirozzi 1, Barazza 11. All. Gaspari.
Arbitri: Giampiero Perri e Graziano Gelati.
Note: Spettatori 3253. Busto: battute vincenti 1, battute sbagliate 6, attacco 32%, ricezione 77%-55%, muri 11, errori 20. Conegliano: battute vincenti 6, battute sbagliate 17, attacco 38%, ricezione 75%-48%, muri 13, errori 29.

Coppa Italia – Quarti di finale
Openjobmetis Ornavasso-Rebecchi Nordmeccanica Piacenza 0-3 (15-25, 20-25, 15-25); ritorno gio 30/1 ore 20.30
Unendo Yamamay Busto Arsizio-Imoco Conegliano 1-3 (21-25, 25-17, 23-25, 16-25); ritorno mer 29/1 ore 20.30
Pomì Casalmaggiore-Liu Jo Modena 0-3 (15-25, 21-25, 19-25); ritorno mer 29/1 ore 20.30
Igor Gorgonzola Novara-Foppapedretti Bergamo 1-3 (22-25, 23-25, 25-19, 25-27); ritorno mer 29/1 ore 20.30

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Pubblicato il 26 Gennaio 2014
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